lunedì 22 dicembre 2008

WARRIORS OF WASTELAND

Questa notizia mi ha fatto veramente piacere.

NEW YORK, 18 dicembre 2008 Ottimo Marco Belinelli, autore di 21 punti, la miglior prestazione in Nba. (http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Basket/Usa/Primo_Piano/2008/12/18/TorontoGolden.shtml)

Perchè mi mostra che ci sono ancora dei posti (gli USA ad esempio, pur con tutte le loro contraddizioni) dove prima o poi la tua occasione arriva.

Buone vacanze a tutti.




giovedì 18 dicembre 2008

SICK, DIRTY AND MEAN

Nella mia vita mi sono quasi sempre trovato nella parte della Juve di Ranieri, piuttosto che in quella dellInter di Mourino (*). Qualche volta in quella del Foggia di Zeman.

Nella parte di chi, impegnandosi al massimo è arrivato ben oltre quello che gli permetteva il suo misero talento. Secondo, terzo, quarto ... magari alla fine ed in rimonta, quando la prima posizione era già assegnata. Oppure in qualche caso mostrandolo pure del talento ma in modo troppo discontinuo ed autolesionesta per essere un vero pericolo per qualcuno. Quei tipi che alla fine sono simpatici (oddio) o comunque mai veramente antipatici perchè perdenti o per lo meno non vincenti.

In questi ultimi giorni e ieri in particolare per la prima volta mi sono trovato nella situazione di dover vincere. Numero uno, secondo o terzo non conta, è aver fallito, come alla Top Gun. Tutta la pressione addosso.

L'odio negli occhi degli altri. Niente chiacchere, convenevoli (ai quali indulgo ben poco anche in contesti meno tesi, per inciso). Mors tua, vita mea. Un pugno alzato come gesto liberatorio alla fine.

Un'altra pagina nel libro della (mia) vita.

*: mi fa fatica cercare il carattere "n con accento circonflesso" quindi lo scrivo così.

martedì 9 dicembre 2008

GIA', MA CHI CI PROTEGGE DA LORO ?

In un suo racconto(mi pare fosse "L'alienometro") R. Scheckey parlava di un mondo dove la deviazione dalla "normalità" veniva di continuo misurata tramite un apposito strumento (l'alienometro appunto). Se il tuo valore si discostava troppo dalla media venivi in sostanza lobotomizzato o rinchiuso in una sorta di manicomio e tenuto lì sotto droghe e sedativi per il resto della vita.

Il dottore quando lega il protagonista al lettino prima di anestetizzarlo per sempre dice "bisogna proteggere la società dall'individuo". E l'ultimo pensiero di quella coscienza che si stava spegnendo era "già, ma chi protegge l'individuo dalla società?".

Questo mi è venuto in mente avendo saputo di due episodi.

Il primo è che da Wikipedia (Wikipedia non il DoD o Microsoft!) è stato cancellato ogni riferimento all'album "Virgin Killer" degli Scorpions perchè riportava sulla copertina una ragazzina nuda. Qui credo che ogni commento sia superfluo. Anzi no, un commento mi viene. E' da un pò che cominciano ad affacciarsi idee di "regolamentazione" di internet per i motivi più vari. Dai blog, ai motivi di sicurezza, alla pedofilia e tutto il resto. Alla gente al solito non importa un cazzo. Bene, bravi. Continuate a guardare le poppe della Blasi e a votare Veltroni vah. Che ci pensano loro a voi ...

Il secondo episodio riguarda invece gli scontri di Salonicco. Parto al solito dal poco che so, per cui se c'è qualcuno di più informato mi smentisca. Insomma, durante una manifestazione studentesca un poliziotto ha sparato in pieno torace ad un ragazzino e lo ha ammazzato. In Grecia, la culla della civiltà occidentale, non in Cina nè in Russia. Anche senza andare troppo lontano ad Arezzo l'anno scorso un poliziotto ha sparato ad un tizio ad un autogrill per prevenire scontri fra tifosi ed ancora il processo non si è fatto. E in Francia pochi giorni fa un ex direttore di un giornale è stato tirato giù dal letto, ammanettato davanti ai figli e portato in cella per motivi dubbi.

Ecco, sì questa escalation delle "bravate" della Polizia mi preoccupa. Va bene che loro sono "pagati" da noi per proteggerci ed in un certo senso posso anche capire il perchè.

Ma ora mi sembra che la domanda più di attualità sia chiedersi se qualcuno ci potrà mai proteggere da loro.

giovedì 4 dicembre 2008

LE PAROLE DI CASSIE

(Citato a memoria da Skins)

Dunque per avere potere hai smesso di mangiare?

Sì, ed è stato il momento migliore della mia vita. Potevo chiedere a tutti quello che volevo e lo ottenevo subito. Ho dovuto smettere, però. Perchè sarei morta e con la morte finisce anche il piacere.

E' per sfuggire al dolore che ti fai quei tagli con il coltello?

Dimmi, c'è un modo perchè tutto questo dolore possa finire?

No, non c'è un modo per sfuggire per sempre al dolore. Ma ci sono alcune cose che rendono il tutto più sopportabile.

Ad esempio?

La disco music.

martedì 2 dicembre 2008

TWILIGHT (OF THE GODS)

Sono cose che, per chi non ha bimbi piccoli, sembrano fantascienza, lo so.

Tipo che lo weekend non metti fuori di casa neanche la testa, che lavi un numero di piatti indefinto ma di certo a 3 cifre in tre giorni. Che vedi lo stesso cartone dei flinstones 20 volte consecutive. E di notte non dormi e tutto il resto.

Questo fine settimana la mia attività di svago è stata dunque la visione del film Twilight. Ho il cinema pressochè davanti a casa quindi era uno svago accessibile, considerando anche che nel mio eremo nevicava e/o pioveva a palla.

Ora, chi di voi si intende di film mi dirà che la storia era debole, la recitazione anche, il montaggio analogico non all'altezza di quello dell'Uomo di Aran (eheheh!!!) che forse è tutto vero.

Io posso dire che mi hanno dato un pò fastidio le (troppe) pubblicità di google, apple etc... ma d'altronde credo di essere uno dei pochi che fa ancora caso a queste cose. So con certezza cartesiana che c'è qualcuno che si è fatto un tatuaggio della tim tribù a questo mondo...

Comunque quando sono uscito dal cinema, dove sono andato per forza di cose da solo dando magari adito a pensieri strani visto il target del film in questione, pioveva uguale però mi sentivo molto sollevato.

Forse sono troppo (?) semplice, ma per me alla fine basta staccare almeno una volta ogni tanto da questo mondo di cose serie, adulte, professionali e quant'altro.

Per rendermelo almeno almeno sopportabile, dico.

PS: il titolo si riferisce (anche) al pezzo degli Helloween "Twilight Of The Gods". I protagonisti del film hanno circa 17 anni. Quando 17 ne avevo io quello era quanto girava nelle mie orecchie e nella mia testa.

mercoledì 26 novembre 2008

MODULAZIONE DELTA

Guardo un pò questo blog ed è evidente che non so più che scriverci. E' una finestra che tengo aperta, forse più per paura della novità che perchè da quella finestra guardo fuori o ci tengo i gerani o cos'altro.

Il fatto è anche che quando cominciai con l'altro blog avevo accumulato un bel pò di cose da dire, e non avevo tempo per dirle perchè c'erano troppe aziende serissime che aspettavano i vaticini del mio oracolo, che offriamo servizi e non prodotti e tutto il resto.

E' sempre la maledetta questione della modulazione delta. Mi rimase molto impressa quando la studiai a Comunicazioni Elettriche. Non si trasmette il segnale, ma solo il suo valor medio all'inizio e poi le differenze da questo. Ad esempio:

100
Poi: -1, +2, +3, -5, 0, +1, +2....

Invece che: 99,102,103,05,100,101,102....

Si risparmia quantità di informazione da inviare (es. -1 sono due bit, 99 sono 7 perchè 2^7=128), se il segnale non varia molto rispetto al suo valore "centrale".

Mi è sembrata una perfetta metafora del nostro modo di percepire le cose. Sentiamo le differenze e dei valori veri di fatto a nessuno gliene frega un cazzo. "Mal comune mezzo gaudio" oppure "Nel mondo dei ciechi l'orbo è contento" e robe del genere.
Ed è una cazzata enorme, evidentemente.

Il tempo ora ci sarebbe. Ma forse mancano gli stimoli.

Il blog non fa differenza : scrivere su internet è diventato solo uno sbiadito sostituto del dialogo faccia a faccia con persone che un tempo erano miei amici e ora non lo so.

Non perchè ci odiamo, quanto piuttosto perchè mi pare che abbiamo poco da dire per il semplice fatto che la noia e l'inutilità regna sovrana.

Potrei scrivere dei finanziamenti alle banche, della Marcegaglia che chiede di lasciare libero il mercato o di Darby che si è fatto male o chissà di cosa.

La realtà è semplicemente che non me ne frega più niente.

100
0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0,0...........

Sono un pò stanco di tutto questo.

O forse sono un pò stanco e basta.

giovedì 16 ottobre 2008

FRONT OFFICE

Mensa dei ferrovieri.

Beh, anche se non ci siete mai stati immaginerete un pò il tipo di ambiente. Si mangia tanto (ora per la verità molto meno di un tempo, il top manager di turno è intervenuto con la sua longa manus per applicare il sacro verbo dell'ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi), si spende poco.

Il posto è grezzo ed è, per capirci, l'antitesi di tutti i vari wine bar (o come cazzo si chiamano) che ora vanno per la maggiore, dove una cameriera bellina ti fa sorrisi e ti fa vedere un pò di puppe per pagare una sassata e non mangiare praticamente un cazzo.

Però, insomma, non è questo il punto. Cioè se vi piacciono i wine bar, cazzi vostri. Io non ci vado e finita lì.

Bene ... ero alla mensa dei ferrovieri strapiena per l'occasione anche di studenti della neonata e ultraprestigiosa (ahahahaha!!) università di Pistoia che stavo uscendo, trovandomi davanti al bancone.

Le inservienti, ridotte di organico dal supermanager di cui sopra, portavano avanti i loro compiti con movimenti veloci e nevrotici come formiche a cui un passante abbia pestato il formicaio.

Un ragazzino (avrà avuto vent'anni, quindi alla fine neanche tanto "ino") ha chiesto un caffe però in vetro e molto basso. Scambio di sguardi con la barista, come dire "bada 'un pò il che mi tocca sentire !!!".

Dopo che il caffè gli è stato servito il tipo ha chiesto se ci potevano mettere dei granellini di cioccolato sopra, perchè "col cioccolato è troppo più buono".

Sono andato veramente vicino a sfilarmi la cinghia e fargli assaggiare un pò di caffè al cuoio.

Poi ho pensato che avevo tutto da rimetterci e sono uscito mentre la barista gli diceva che di cioccolato non ne avevano.

Che belli i lavori al pubblico.

Ma soprattutto, quanta gente che meriterebbe una punizione c'è in giro.

venerdì 3 ottobre 2008

CALCIO & FOSFORO

Posso ormai dire di non seguire più il calcio.

L'ultima partita che ho visto è stata Massese-Pistoiese di due anni fa. Come dice A. la Pistoiese è come una vecchia zia e se sta male non puoi non sperare che si riprenda. Ma non vado più a vederla, nè credo ricomincerò per tutta una serie di motivi che nel caso spiegherò in un altro post.

Resto un simpatizzante juventino o meglio, anti fiorentino e con una genuina antipatia verso milano e tutto quello che la rappresenta ivi comprese milan ed inter. Ma non ricordo nemmeno l'ultimo goal che ho visto alla TV, nè chi ci sia in testa al campionato e sinceramente non so neppure cosa abbia fatto la juve, tanto per dire quanto sia forte la mia passione.

Mi capita però di leggere i giornali sportivi se non altro perchè i loro argomenti sono soltanto demenziali, al posto di quelli che parlano di cose rispettabili tipo politica & economia che trovo oltrechè demenziali pure fastidiose.

Vengo così all'argomento. "The Special One" ossia Mouriño, il neo allenatore dell'inter.

Mouriño è antipatico strafottente e presuntuoso. A quanto scrivono poi l'inter non gioca nemmeno così bene, nè ottiene quei gran risultati.

Ma uno che affronta di petto le cose come lui non può che avere la mia ammirazione. Ce ne fossero di Mouriño! Che pensano (magari a torto, per carità) di essere i migliori dei migliori dei migliori e te lo fanno pesare, ma si assumono anche tutte le responsabilità del mettersi contro tutti i mediocretti che al loro fallimento miracolosamente si coalizzeranno insieme per la flagellazione.

Mi piacciono i Mouriño più che i Capello, coi loro complimenti falsi agli avversari, con le loro frasi fatte e le leccate di culo ai protettorati di turno (in primis ai giornalisti). Credo che specie in questa italia ci sia troppo spazio per i forti coi deboli e zerbini coi potenti, come diceva Frakie Hi Energy, altro tipo tutt'altro che simpatico ma che almento aveva qualcosa da dire al contrario di tanti rapper nostrani.

lunedì 22 settembre 2008

TEMPI SUPPLEMENTARI

Mi sono reso conto che per salutare J. nel suo nuovo blog, che ho aggiunto negli sparuti link di quest'inutile appendice alla mia inutile quotidianità, scrivevo un sacco di commenti con dentro un sacco di violenza e disperazione, che in quel contesto non avevano alcun senso.

Almeno lo vengo a fare qui.

Le cose ugualmente non hanno senso, ma almeno imbratto del mio.

Il fatto è che non ho dormito e io quando dormo poco sclero.

Però se avessi passato un buon weekend, ora sarei qui a preparare l'n-esimo inutile concorso a guardare su internet i commenti sulla partita del Pistoia Basket o a fare le cose stupide di lavoro. E a morire un pò tutti i giorni in questa lieta atmosfera alla friends.

Lo odio friends e odio soprattutto quella tiepida sensazione di falsa felicità, che tutti espongono con orgoglio quasi fosse un nirvana conquistato dopo un percorso lungo e difficile, che è la più triste delle morti.

C'è bisogno di sfogarne un pò di odio, di averne un pò di vera disperazione.

Non aspetto altro che qualcuno che appena uscito da questo inutile ufficietto mi voglia male e mi scaraventi addosso la sua rabbia cosicchè possa fare lo stesso con lui e con la mia.

Per vincere e risorgere, ma è un casino perchè mi sento di merda.

O perdere, sanguinare, aver male e freddo dappertutto.

Ma sentirisi vivo, almeno.

giovedì 11 settembre 2008

LA FINE DEL MONDO

S. ciaccola con le amiche nel pergolato del wine bar del momento. Bellina e sofisticata, un pò presutuosetta anche, ma che volete farci, hai il mondo ai tuoi piedi e forse la cosa ti può pure dare un pò alla testa. Come quel pinot di cui quel tipo intelligente e simpatico ma un pò invadente ti sta tessendo lodi & storia & aneddoti pretenziosi.

Poi ad un certo punto S. guarda verso il cielo e capisce tutto.

NOOOOOOOOOOOOO !!!

LA BOMBA-MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!

lunedì 25 agosto 2008

IL MODELLO INGLESE

La recente e sofferta vittoria degli stati uniti sulla spagna nel basket alle olimpiadi mi dà modo di riflettere su un tema che mi è sempre stato, cosme si suol dire, sulla punta della penna ma che per un motivo o per l'altro non era mai caduto sul foglio.

L'argomento è quello della presunta necessità per l'italia di introdurre il fantomatico modello inglese in vari ambiti ma in particolar modo quello sportivo (combattere la violenza negli stadi, fair play etc...) e politico/sociale (bipolarismo, privatizzazione massiccia della pubblica amministrazione etc...) al fine - altrettanto fantomatico - di "migliorare le cose".

Sì, insomma l'idea di base è che "qui un sacco di cose non vanno .... bisognerebbe copiare di più dagli inglesi".

Il mio parere è che a forza di voler copiare gli inglesi ci siamo persi l'occasione di guardare chi ha fatto veramente dei passi da gigante e che ora giustamente guarda noi ed altri paesi del terzo mondo dall'alto in basso : la Spagna.

Ammetto di avere un debole per questa nazione e per la sua gente, non solo perchè quello in Spagna è stato il mio primo viaggio all'estero in condizioni quasi pionieristiche quando io ed i miei compagni di viaggio avevamo la tenera età di 17 anni.

Beh, allora ricordo che visitammo un paese che "sembrava l'italia, diciamo con una ventina d'anni di arretrati e un pò più povero". Della Spagna credo si conoscevano le imprese calcistiche del Real ma poco altro. Da un certo punto di vista (sbagliando d'accordo ... risparmiatemi la palla del giusto atteggiamento di confrontarsi con le culture diverse, ok?) guardavamo quella gente dall'alto in basso, come quando ad esempio in uno pseudo centro commerciale mi misi a giocare con un PC dove era installato l'Autocad 2.17b e la gente mi guardava come se fossi un alieno.

Tanti anni sono passati da allora e la mia più recente visita in Spagna è alla fine non così recente, ovvero risale a tre anni fa. L'impressione però è che la Spagna in questo periodo abbia fatto quel che avremmo dovuto fare noi se non ci fossimo persi in tanti tentativi di scopiazzare modelli che non c'entrano niente.

Ha mantenuto le sue radici e ha cambiato con giudizio sorpassandoci da tutti i punti di vista. L'impressione è quella che in Spagna si viva e ci si diverta meglio, si abbia un rapporto più sereno con la classe politica (Eta a parte, intendo, ma quella mi pare un'altra storia, noh?) e lo sport sia migliore sia per risultati che per partecipazione popolare.

Questo è quanto, almeno per me.

Concludo con le immortali parole di Fantozzi (dette nello specifico a proposito della mitica corrazzata Potiomkim o come cavolo si scrive):

"Per me il modello inglese .... è una cagata pazzesca!"

Anche se qui pare che sia pieno solo di gente che 'sta a 'sbavà sui posterre della Taccher...

mercoledì 6 agosto 2008

CREDO CHE SPESSO SONO INUTILMENTE TROPPO SEVERO CON ME STESSO

"Persino un orologio rotto ha ragione due o tre volte al giorno."
(Pippo)

giovedì 17 luglio 2008

LE STRADE FACILI

A prima vista non è cambiato molto. Girando per le strade della mia infanzia, tutto è più o meno come prima.

Qualche piccolo dettaglio di peggioramento, invero, come i palazzi dall'intonaco un pò scrosticciato e qualche erbaccia in alcuni marciapiedi.

Il parco della Pelagia Romoli, che era stato teatro di tante sfide calcistiche ignorate ed ignorabili da parte degli dei del pallone ma rimaste lì nella mia memoria come se fossero di pochi giorni fa è chiuso da inferriate. L'erba del nostro campino è stata asfaltata per fare spazio al parcheggio di qualcosa di ministeriale, parastatale o chissà cosa che si è preso il palazzo del vecchio asilo.

Sì, ecco, questa è la cosa che più mi colpisce : fuori (sono circa le 9,30 di sera quando faccio il mio giro) non c'è più nessuno. Niente bambini o ragazzetti soprattutto.Tutto sembra più cupo e chiuso, anche se non c'è stata nessuna vera rivoluzione.

Nel giradino davanti al palazzo di Alessio, hanno costruito una casa. Ricordo che difendemmo strenuamente quel "nostro" giardino quando vollero renderlo accessibile solo ai condomini, buttando giù svariate volte i pali della futura recinzione prima che il cemento si fissasse.

Comunque è una bella casa. Forse un pò troppo artificialmente naif, ma almeno non uno dei soliti palazzoni o un horrido centro commerciale.

Il Bar Cristallo, teatro di tanti pomeriggi o sere passati ai Space Invaders, Pacman, Arkanoid e chi più ne ha più ne metta, ora è chiuso. Da allora avrà cambiato gestione almeno 20 volte, senza mai tornare agli antichi splendori. Credo che sia solo in attesa del 21-esimo proprietario.

Mi sento un pò come Ermanno - e certo che mi sento come Emanno, sono Ermanno :-) - quando torna a Nizza per saldare i conti con Raimundo facendogli pagare il prezzo per la sua vita da infame. Solo che non ho un Raimundo da affogare ficcandogli in gola la colombiana che preferiva.

Ho solo da prendermela con tempo e forse ancor più con quest'aura di poesia che si vuol sempre dare al passato a dispetto dei problemi che forse erano più grossi allora che ora (per lo meno in proporzione ad un bambino di 10 anni).

Ermanno saluta per sempre Dietritch e forse ha l'occasione di cominciare una nuova vita con Lamia, staccandosi per sempre dal suo passato.

Certo che nei libri la fanno sempre così facile.

martedì 15 luglio 2008

CONCERTI

Visto che siamo in tema di concerti, posso dire con piacere di aver trascorso il seguente weekend:

11/07 CAPAREZZA - S.Agata (BO)
12/07 DEEP PURPLE - Pistoia Blues (PT)
13/07 LENNY KRAVITZ - Pistoia Blues (PT)

Il signore dei dischi di skiantosiana memoria mi sta procurando dopo 20 anni di onesta militanza accessi gratisse a go go e come direbbero i Dari (quelli di Vale-Vale, ahahaha) finke dura fa verdura!

Comunque a parte le cazzate ed i giudizi ( che potrei anche mettere visto che il blog è mio ma che vi risparmio, tanto quel che conta su un concerto è una sola variabile binaria : 1/0 = mi piace/non mi piace ... essendo per la cronaca-cronica 110 i 3 bit per le date di cui sopra) ... si, a parte questo, ho provato a pensare quali sono stati i concerti che ho visto e/o mi sono piaciuti di più.

Munito di carta, penna e precisione come qualunque stupidissimo ingegnere il responso è stato questo:

Vasco, Tre Allegri Ragazzi Morti, Caparezza, Strana Officina, Daniele Silvesti : 3 volte;
Negramaro, Malmsteen, Payback : 2

Curioso come almeno tre di questi "top" scorer mi piacciono da una cosa normale (Negramaro) passando per pochino (Daniele Silvestri) fino ad arrivare a per niente (Malmsteen, anche se in questo caso c'è da dire che l'ho visto sempre mio malgrado, ovvero perchè era al gods of metal e me lo sono dovuto sorbire).

Quelli che per un motivo o per l'altro hanno inciso di più sono tutti a quota uno, ovvero:

Anthrax
Accept
Udo
Iron Maiden
Whitesnake
Aerosmith
Motley Crue

Prodigy
Placebo
Muse
Rasmus

Cockney Rejects
Sick of it All

Battiato
Bennato
Bersani

Dovrei aggiungere poi anche gli audio 2 (o 3?) meneguzzi, dolcenera visti in playback al radio bruno estate di qualche anno fa presente ma non consenziente.........

........... ma quelli non valgono, vero?

lunedì 30 giugno 2008

IL MIO GODS OF METAL

All'ultimo momento ho deciso di andare al Gods Of Metal che si svolgeva a bologna, al Parco Nord. Ieri gli headliner erano i Judas Priest ed, io come molti, ero lì essenzialmente per loro.

Sugli altri gruppi, senza alcuna pretesa sul mio giudizio e/o di competenze o valutazioni tecniche (l'unica cosa che ho suonato in vita mia era il flauto alle medie con risultati del tutto dimenticabili) posso dire che quelli che mi sono piaciuti di più sono stati gli Obituary : abbastanza vari (si parla sempre di Death!) e coinvolgenti anche se hanno suonato alle tre o giù di lì.

Abbastanza ridicoli ed ingessati i Morbid Angel .. ma magari gli amanti del genere potranno dire un sacco di cose! Certo il pubblico era tutto fermo e questi erano a schiena dritta come se avessero un palo in culo con le loro magliette plasticate e le facce da duri ...

Di ben altro stampo gli Iced Earth anche se alla fine non hanno inciso moltissimo. Gruppo sicuramente tosto, bei pezzi, buon equilibrio fra melodia potenza cantato etc... però alla fine come si dice gli è mancato il centesimo per fare la lira.

Anche se c'è da dire che non hanno suonato con un mega palco ed impianto scenico quale quello dei Judas. Di sera e con tutte quelle trovate magari l'impatto sarebbe stato diverso!

Sui Priest a parte la scenografia alla Kiss da notare una scaletta abbastanza anomala. Boh, anomala per me almeno, nel senso che non hanno fatto tanti pezzi che conoscevo oppure li hanno presi da album famosi (es. British Steel o Defenders Of The Faith) ma con scelte non ovvie (che so Rock Hard Right Free e non Love Bytes o Freewheel Burning). Dell'ultimo album hanno fatto mi pare due pezzi che sentiti così non mi hanno entusiasmato. Lo show comunque è stato rispettabilissimo con Rob Alford che forse ha perso qualcosina di voce però è sempre un grande intrattenitore.

Alla fine sono andato via contento e pienamente d'accordo con la ragazza di C. (che ringrazio anche per il biglietto scontato che mi ha fatt trovare). Queste giornate ti "puliscono" da tutte le piccole merdatine dalla vita quotidiana. Le fotocopie, il telefono che squilla i vicini litigiosi etc...

Il problema è che oggi è lunedì.......

PS: lascio qui alcune foto trovate ora su internet

http://musicametal.blogosfere.it/2008/06/gods-of-metal-2008-day-three-prime-foto-di-judas-priest-iced-earth-morbid-angel-e-tanti-altri-gruppi.html

giovedì 12 giugno 2008

COME DARGLI TORTO ?

Ho poca simpatia per i sindacati che vedo in tutto e per tutto come dei politici. Ricevo, non so perchè una newsletter delle Rappresentanze di Base di Firenze, che fra parentesi non so chi siano. Questi qui di seguito riportati sono dei pezzi presi dall'ultima mail. Si potrebbero fare mille considerazioni sull'innegabile populismo etc... Ma sul concetto di base mi chiedo .... come dargli torto?

Sul fronte del lavoro..peggio che a Kabul !
Ieri 11 Giugno 2008: 10 lavoratori uccisi !


Dall’inizio del 2008 sono ormai 470 i lavoratori caduti in questa guerra non dichiarata, mentre gli infortuni raggiungono ormai gli oltre 470.000…sono cifre enormi, delle quali però purtroppo nessuno tiene conto, né la politica in altro affaccendata, né i mezzi di informazione che spesso relegano queste notizie in qualche piccolo riquadro interno.

Dopo la Tyssen Krupp, dopo Molfetta, ieri abbiamo avuto una nuova vera strage 6 lavoratori sono morti all’interno di un depuratore nei pressi di Catania, mentre altri quattro sono caduti in varie parti d’Italia.

La strage senza fine continua, colpisce dal sud al nord, senza differenza di settore lavorativo, cantiere edile o fabbrica che sia, la morte colpisce sempre i lavoratori. Quei soggetti sociali ormai dimenticati da tutti, si dimenticati perché al centro dei pensieri dei nostri politici governanti e non, c’è solo l’impresa e il profitto.

Le deroghe recentemente approvate dai Governi Europei sulle 48 ore settimanali, e che potranno innalzare attraverso accordi individuali l’orario settimanale fino a 60 ore, saranno sicuramente una fonte ulteriore per nuove morti sul lavoro.

Non vogliamo andare oltre, perché vogliamo dare voce alla nostra rabbia che cresce quotidianamente contro queste morti annunciate in questa sporca guerra, poiché di vera e propria guerra si tratta, tra Lavoro e Capitale, che è il frutto di una lunga stagione di deregulation e di totale subordinazione ai voleri di Confindustria, di abbattimento dei diritti dei lavoratori, di un avanzare smisurato della precarietà, della rimessa in discussione del diritto alla salute ed alla sicurezza.

Di rituali non ne vogliamo più, di condoglianze e pronunciamenti di rito ne abbiamo le tasche piene. Esigiamo invece che il problema della Sicurezza sul Lavoro sia affrontato realmente alla radice, eliminando flessibilità e precarietà che sono alle origini di questi eventi, vogliamo altresì che il lavoro riassuma una propria centralità nell’agenda politica, magari a discapito del loro tanto amato profitto!

Perché si lavora per cercare di vivere e non per morire !

mercoledì 11 giugno 2008

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Confesso che qualche tempo fa, sentite le dichiarazioni del nuovo ministro della funzione pubblica Brunetta, avevo pensato che tutti fanno sempre i soliti discorsi.

I fannulloni, l'efficienza, la meritocrazia ... concetti di per sè inattaccabili da qualunque tipo di critica ma che calati nel concreto lasciano veramente il tempo che trovano.

Forse chi lavora nel privato può rendersi conto solo limitatamente della cosa, ma il punto debole dell'apparato pubblico non è la mancanza di leggi ma la deliberata volontà di aggirarle.

In un contesto dove questa volontà cala dall'alto, ciascuno arraffa secondo quello che può e secondo quanto la sua coscienza gli permette, in modo inversamente proporzionale al grado nella scala gerarchica.

Per cui il mio parere è che sarebbe più corretto cominciare a punire prima chi ruba una casa e poi concentrarsi solo alla fine su chi ruba una mela (tradotto: iniziare dall'eliminare i meccanismi clientelari ai vertici politici e ammistrativi quali incarichi dirigenziali politici e non basati su veri meriti, privatizzazioni selvagge a vantaggio di aziende/amministratori scelti ad hoc, gare pilotate, valutazioni dei dirigenti "bulgare" etc...).

Comunque, a parte tutto è giusto che ognuno possa avere la propria idea.

Del resto chi vi parla, oltrechè metallaro è anche impiegato pubblico, quindi ........ vade retro Satana !!!! (che dite, se lo scrivo con la maiuscola devo aspettarmi degli uomini vestiti come l'agente Smith di Matrix che mi aspettano stasera davanti a casa ??!!).

Brunetta però ha detto una cosa che me lo ha portato in luce positiva. Per lo meno così oggi era scritto sul giornale.

"Se non riesco a risanare la Pubblica Amministrazione entro un anno, mi dimetto".

Mi piace il capitano che affonda con la sua nave.

Per cui auguri Brunetta, sinceri.

A meno che non si tratti delle solite promesse da marinaio...

martedì 10 giugno 2008

METALLARI, BRAVA GENTE

Questa frase mi era venuta in mente circa 15 giorni fa. Ero andato da solo in un locale a Reggio Emilia, il fantastico TempoRock.

Chiaramente non conoscevo nessuno ma ebbi l'ennesima conferma di quanto una maglietta ed il conoscere quelle solite canzoni siano le uniche cose che un gruppo di metallari ti chiede per farti sentire uno di loro.

Alla fine della serata era come se fossero tutti non dico vecchi amici, ma almeno buoni conoscenti, a forza di poghi, cinque scambiati, cori gridati insieme stonatissimi e con un inglese spesso inventato (almeno così era il mio!).

I metallari, un genere di persone che, al contrario di tanti altri - e fatte ovviamente le debite eccezioni, ma questo è vero per ogni ambito - forse proprio nell'essere un pò troppo NERD rispetto ai vari vincenti della vita ha il suo limite e contemporaneamente la sua grandezza.

Comunque, ad una settimana di distanza, trovo sul giornale la periodica filippica contro i metallari del predicatore (del cazzo) di turno, tal Don Aldo Buonaiuto per il quale non si può neanche invocare la scusante del rincoglionimento senile dati i 37 anni di età anagrafica ivi citati. Alcune perle:

Possono bastare una maglietta nera, una cameretta tinteggiata dello stesso colore, il rimbombo della musica metal per aprire in famiglia il capitolo del figlio satanista? "Non è che possono devono bastare!".

I genitori devono allarmarsi : quando vedono il figlio in divisa che torna da un concerto metal con una maglietta nera, la conserva come un cimelio e la indossa anche per andare a scuola devono alzare le antenne.

Potrei anche proseguire.

Il fatto è che a leggere queste robe non so se ridere per la loro assurda demenzialità o piangere pensando alle folle di censori e pasionarie che le sottoscriverebbero appieno.

Io non sono nessuno per dire chi è il diavolo e dove sta. Ma se dovessi scegliere direi di sicuro che sta più dietro questi moderni Savonarola che dietro quei ragazzi che ho conosciuto a Reggio.

Ah, a proposito.

Oggi a lavorare sono venuto con la maglia degli Slipknot.

lunedì 26 maggio 2008

GUERRIERI

Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande, è già tanto se mi cambio le mutande. voglio solo darti un'emicrania lancinante fino a che non salti nel vuoto come uno stuntman. Io voglio passare ad un livello successivo, voglio dare vita a ciò che scrivo. Sono paranoico ed ossessivo fino all'abiura di me. (Caparezza)



giovedì 22 maggio 2008

NO TRIP FOR THE CATS

(Ovvero: ‘un c’è trippa per gatti)

Non ho visto il film “tutta la vita davanti” della cui protagonista, debitamente ignudata ho comunque le giuste immagini su un max finito casualmente (nel senso che non l’ho comprato io) per casa.

Il tema però della completa assenza di un “futuro lavorativo” degno di questo nome è sicuramente ben presente nella mia vita ed in quella di M. che mi dà l’occasione di questo post con quanto mi ha detto del suo incontro di ieri con gotha della sua onorata azienda.

Se qualcuno che non mi conosce è per caso finito qui e, sempre per caso non ha ancora deciso di interrompere la lettura voglio precisare che non parlerò del precariato, della legge Biagi, di Beppe Grillo e della storia fritta e rifritta del “non c’è lavoro”.

Posso capire il discorso, ma non fa parte del mio vissuto. Ho sempre trovato lavoro con relativa facilità, anche perché quasi sempre di lavori di merda si trattava. Per lavoro di merda intendo qualcosa relativo al cosiddetto sottoproletariato impiegatizio. Niente miniere o autostrade o pomodori da raccogliere ma piuttosto manovalanza intellettuale fatta di scartoffie, somme in excel, accrocchi fatti da altri da dover presentare con-la-faccia-come-il-culo al cliente o cittadino etc… etc…

Dopo N anni di una roba del genere arriva lo scoglionamento e subito dopo l’incontro col capo in cui in sostanza dici che hai lavorato bene (e questo non lo dici solo tu, lo dicono i fatti e, molto spesso, anche i colleghi o i clienti) ma che hai le palle piene di questi lavori che al più puoi definire con esagerata magnanimità da celebroleso.

In cui vorresti non dico vederti buttati davanti al naso dei congrui aumenti, ma solo sapere se il tuo destino è continuare a sorbirti dette robe per i secoli dei secoli amen, oppure se l’azienda ha qualche piano per te, oppure ancora se è il caso che ti levi dai coglioni prima possibile perché quel ramo è in (più o meno occulta) dismissione.

Credo che siano domande più che lecite, specie dopo qualche anno che sei in un posto non solo per il fatto che ti hanno cresciuto con l’idea che “ti devi laureare in ingegneria o in economia e poi il resto verrà da sé” – e quindi che qualche minima aspettativa ce l’hai, inutile nascondersi dietro un dito. Noh, arrivo pure a capire che dei tuoi “sogni” (oddio!?) all’azienda possa anche non fregare un cazzo e forse debba.

Parlo di una semplice onestà di fondo. In questi N anni hai fatto straordinari non pagati, ci hai messo la faccia, hai preso degli schiaffi e tutto il resto. Credo sia il minimo sapere se, il continuare a farlo ti porterà a qualcosa oppure no. E ancora, visto che a 40 anni – professionalmente parlando – sarai morto e sepolto avere gli elementi per prendere le tue decisioni, cambiare lavoro, ambito o tipologia professionale … vita ….

Guardate che concetti tipo la pianificazione delle carriere, la valutazione dei fabbisogni formativi, la contrattazione degli obiettivi, la gestione degli “alti potenziali” sono ormai assodati nella gestione del personale di pressoché tutte le aziende che non siano delle botteghe artigianali o poco più.

In questi incontri ben difficilmente viene fuori qualcosa di concreto. Non saprai mai se sei visto come un alto potenziale o no. Ti viene detto che l’azienda crescerà, che ci saranno occasioni, nuove responsabilità, nuovi compiti e tutto il resto. Nessuna informazione significativa sul “tu” quanto piuttosto una nuvola di fumosi concetti sul “noi”, sapientemente esposti; così sapientemente che appena uscito pensi “cavolo che bello …quando si comincia” ma già un’ora dopo cominci a capire che ti hanno dato un’enorme inculata per di più coi sorrisi (suo e quel che è più grave, tuo) sulle labbra.

Questa scena si è ripetuta svariate volte con puntualità cosmica nella vita lavorativa mia e della mia ragazza, nonchè di amici e conoscenti. Ora di sicuro è importante sapersi vendere, essere aggressivi e tutto il resto … cosa che né io né M. siamo. Però l’idea che mi sono fatto è che nel lavoro dipendente gli spazi sono estremamente ridotti. Non ci sono vere occasioni di dimostrare quanto vali e crescere a meno che non tu sia nella cerchia della proprietà (nel privato) o nella sfera politica o sindacale (nel pubblico).

Così l’alternativa uno è quella di buttarsi in una libera professione che ti dà qualcosa in più in termini di mancanza di frustrazioni ma che ti costringe a strisciare per farti pagare e per dare il culo ai clienti senza considerare gli agganci necessari per partire e l’essere una canna al vento delle variazioni del mercato.

L’alternativa due è invece quella in cui quel culo viene poggiato su una scrivania, cercata dopo ridicoli rituali quali il colloquio o il concorso pubblico. Sapendo che fra 40 anni sarà uguale o peggio e che ogni giorno che passa la tua professionalità diminuisce con le tue possibilità di poter pensare concretamente ad un futuro diverso.

Niente vie di mezzo. O rischi tutto o solo briciole. O hai “luoghi dove poterti fare sentire al di fuori di quelli istituzionali” (sono parole che cito, non posso dire di chi ma di sicuro di una figura di un certo spessore che mi ha detto privatamente) o nulla.

Il lavoro, di sicuro, non è tutto. E ha ragione anche Max Pezzali quando dice che bisogna comunque sforzarsi di pensare positivo perché tanto a pensare negativo non ottieni nulla. Lo so e ci provo. Ma credo che sia tutto molto difficile quando oggettivamente vedi che non c’è trippa per gatti.

martedì 20 maggio 2008

SOTTOCOSTO

Dieci anni fa non avevo mai sentito parlare nè di prodotti sottocosto venduti al supermercato nè di viaggi o di voli low cost.

Esistevano i supermercati "classici" (tipo coop, conad, esselunga etc...) e spuntavano fuori i primi discount, che in genere vendevano roba di qualità variabile (mediamente bassa ma c'erano anche delle eccezioni) a prezzi veramente bassi. Con 20.000 lire riempivi un carrello, tanto per dire. Poi magari un paio di cose le buttavi perchè facevano schifo.

Oggi invece pare che la "normalità" sia il low cost, il last minute etc...

Però a parte il fatto che ormai il costo (e la qualità) di una spesa ad un discount e ad un supermercato ordinario sono quasi uguali, e così per i viaggi (quanti dei viaggi venduti come last minute sono veramente dei last minute) e per i voli (dove il costo dei biglietto di Ryanair & C è effettivamente più basso, ma poi tutto è un extra e quindi molto di ciò che non spendi da una parte lo spendi dall'altra) ... mi chiedo : com'è possibile un regime di permanente sottocosto?

Cioè, vanno bene raffinate gestione delle scorte per cui è meglio vendere a meno piuttosto che far deperire il bene etc... etc... Ma oggi quasi tutto è venduto sottocosto! Se fosse vero tutti avrebbero già chiuso, sarò accusato di qualunquismo ma non credo serva un premio nobel di economia per capirlo.

Boh, forse non capisco bene come stanno veramente le cose. Ma la sensazione è che più che altro ci siano in giro dei pacchi venduti come super convenienti e che di vere offerte ce ne siano ben poche.

(Lamento della massaia errante per il LIDL, a seguito di spesa di pannolini e generi minori valutata all'importo di 55 euri).

venerdì 16 maggio 2008

DALLA PARTE DEL TORO

Colazione al bar e lettura dei giornali locali.

C'è il solito allevatore che si lamenta perchè dei lupi gli hanno mangiato le galline o non so cosa.

Qualche giorno fa ho letto che sulle alpi svizzere è stato abbattuto un orso (JJ3 mi pare si chiamasse ... se era questo bel nome, eh?!) perchè era stato aggressivo con l'uomo.

Sempre dalla cronaca locale leggo che il fantomatico Consorzio Ombrone (una roba a cui confronto le famiglie dell'auditel di Caparezza sono il top dell'utilità e soprattutto della trasparenza) nell'intento di pulire gli argini dell'omonimo torrente ha massacrato la fauna locale, lasciando oltre all'erba tagliata anche cadaveri putrescenti di uccelli acquatici vari nonchè pare di qualche gatto trovatosi per sfiga nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Queste notizie mi fanno girare particolarmente i coglioni.

Perchè a parole tutti sono animalisti, tutti hanno rispetto di etc...

E così il popolo ignorante così come i politici suoi pari si bea delle iniziative di ripopolamento di lupi, orsi, tigri dai denti a sciabola e così via.

Poi quando i lupi, gli orsi e tutto il resto non si comportano come pelouche o tamagochi si abbattono. Perchè sì va bene la tutela della biodiversità ma cazzo, c'è l'utile del contadino di merda del paesino più di merda della galassia da difendere. Perchè l'orso non era come Yoghi, oppure perchè cazzo quelle gallinelle d'acqua hanno nidificato proprio dove dovevano passare le sacre macchine del Consorzio in questione.

Ma vaffanculo, vah!

lunedì 12 maggio 2008

UN NUOVO CAMPIONATO

Con la partita di ieri (vittoria di Reggio Emilia abbastanza agevole) si chiude la stagione del Pistoia Basket. 1-3 al primo turno dei playoff di A2, un risultato più che onorevole ed una stagione che tutto sommato mi (ci) ha fatto anche divertire in varie occasioni, regalato le mie belle trasferte, dato momenti di sfogo and so on.

Già cominciano le voci di nuovi arrivi, partenze, obiettivi etc... etc.. La grande macchina che riparte, con grande strepitio di ingranaggi e ruote dentate. Un nuovo campionato, senza che questo sia nemmeno finito è già alle porte. Si vince si perde, si va su, si va giù.

Ecco, credo che farò l'abbonamento anche il prossimo anno, seguirò le mie trasferte e così via. Ma ho proprio la sensazione che per questa - come, purtroppo per tante altre cose (ritenute) ben più serie - siamo (e di sicuro sono) come un criceto che corre sulla sua ruota. Pedala, pedala, pedala e alla fine è come se non si fosse mosso di un millimetro.

venerdì 9 maggio 2008

WEB 2.0

Quando guardo la mia mail, oltre ai quintali spam la maggior parte dei messaggi che mi arrivano sono di cosiddetti social networks.

Non sono un'esperto di queste robe e non ho la minima ambizione a diventarlo : i vari myspace, facebook, badoo mi sembrano solo dei vuoti giochini, ma almeno non hanno l'ambizione di servire a qualcosa.

Caso diverso sono invece i "network professionali" tipo linkedin, plaxo etc... che appunto affollano la mia mail per colpa in parte mia (che non ho detto "no") e soprattutto dei vecchi colleghi che ancora cavalcano la tigre dello sfolgorante mondo delle forniture IT e che periodicamente mi "invitano" qua e là semplicemente perchè più contatti significano nel loro cervello una condizione migliore.

Che cosa vuol dire "condizione migliore" ? Miglior punteggio, quindi migliori possibilità di proporsi per una fornitura, un lavoro o chissà cosa. E' il solito meccanismo della catena di S. Antonio con tutti i suoi bei meccanismi tipo questi:
- quando una persona della tua "rete" aggiorna la propria ti arriva il suo messaggio di "Profile updated"
- quando tizio ha bisogno di aumentare il suo "rating" può chiedere anche la tua "raccomandazione", che in genere si risolve in un "Sì, ha lavorato con me, è bravo." seguita dal messaggio privato "Però non mi rompere più i coglioni,ok ?"

Non ho notizia di nessuno che sia riuscito a ricavarci qualcosa, ma molti prendono il tutto veramente sul serio. I miei profili sono quasi tutti vuoti e fatti solo perchè gente che conosceva la mia mail mi ha "invitato" e mi pareva più faticoso scrivere qualcosa che premere un bottone con scritto "Si".

Per inciso, anche da tutti i curriculum spediti nel corso degli anni via internet ho avuto riscontro quasi nullo. Dei profili presenti su second life mi dicono che il 90% sono solo degli zombie, fatti e non più usati.

Che il famoso Web 2.0 sia solo una delle tante inutili stronzate vendute come rivoluzioni epocali mi pare ovvio.

Che a tutte le cazzate che vengono fuori ci sono sempre folle di stronzi che ci si buttano con ingiustificato fervore pseudo-ottimista mi sembra altrettanto evidente, ma ogni volta mi sorprende.

Sarà solo che alla fine mi aspetto sempre che la gente abbia un cervello, al di là di tutte le evidenze che mostrano il contrario.

venerdì 2 maggio 2008

LA MIA BUONA AZIONE

Una settimana fa ho trovato per terra mentre andavo a lavoro un portafoglio. L'ho aperto e c'era il mondo : documenti vari, carte di credito etc... oltre ad un unico foglio da 500 euro. Non li avevo mai nenache visti i fogli da 500 euro fino ad allora.

Il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato di tenere i 500 euro e portare il resto ai carabinieri. Poi era il giorno del concorso e non potevo arrivare tardi, così per il momento ho messo il portafoglio in saccoccia rinviando a dopo la decisione.

La mia decisione l'ho presa durante il tragitto : sarà che era una bella giornata, sarà stato il pensiero che mi era capitata l'occasione di fare "una buona azione" che forse possa dare lustro a periodi di vuoti e grigi tran tran ... sarà non so cosa ma mi sono convinto di restituirlo, così com'era.

In ufficio ho chiesto cosa ne pensava al mio collega più vicino alla condizione di amico (di per sè trovo che collega ed amico sia una contraddizione in termini) che di solito è un pò la mia "voce della ragione". Ha detto che la cosa migliore era prendersi gli euri ed imbucarlo nella cassetta della posta, che a volte capita pure che ti fanno causa dicendo che i soldi erano di più.

Ho pensato che aveva ragione, che il mondo oggi è questo, ma che l'avrei comunque restituito. Così dopo essere uscito ho rintracciato il tizio che lì per lì non sapeva capacitarsi della cosa. E' voluto andare ad un bar per cambiare gli euri e darmene una parte, ma la barista non ne aveva ed il tutto si è concluso con lui che mi ha chiesto il numero di telefono perchè si sarebbe rifatto vivo.

Quel giorno mi sono sentito molto contento di me, direi il 70% per questa cosa ed il 30% per il concorso andato bene. Chi mi conosce sa quanto questa situazione (di autosoddisfazione, ammesso che la parola esista) sia poco frequente. Altre persone che mi conoscono mi hanno detto che sono stato semplicemente un bischero.

Dalla buona azione è passata una settimana. Grazie a Dio non ho ricevuto telefonate o buste con soldi. Il tizio l'ho incrociato di nuovo (è muratore e lavora ad una casa vicino a mia nonna) molto di sfuggita. Non mi è corso dietro.

Magari un'altra volta non so cosa farò.

Ma per questa volta sono contento che tutto sia andato così.

giovedì 24 aprile 2008

RIEN NE VA PLUS

Finalmente il famoso (o stramaledetto che dir si voglia) concorso è finito!
Ho fatto il mio orale, una figura credo dignitosa ... spero che almeno il 21 (che significa minimo per l'abilitazione) me lo diano.

Le domande ve le risparmio, ma grazie a Dio non mi hano chiesto roba sulla contrattazione sindacale che avrei fatto scena muta e mi avrebbero buttato banane e noccioline.

L'attestato poi lo prenderò, lo stamperò e lo attacco al muro, accanto alla vittoria del 1979 alla gara di tappini. Che è bene valutare per quello che sono i momenti chiave della tua vita.

venerdì 11 aprile 2008

ECCO PERCHE' STUDIO STUDIO ... E NON MI RICORDO LE COSE.

Si conferma l’assunto di quel grande autore secondo il quale il civile è il diritto, il penale è il fatto, l’amministrativo è il nulla, se non altro, perché esso deve rivolgersi alle altre branche del diritto per disciplinare le categorie patologiche (come dimostra il tentativo di costruzione negoziale del provvedimento).

(da http://www.giustamm.it/new_2005/ART_2131.htm)

lunedì 7 aprile 2008

NON SO QUANTI MATRIMONI, MA DI SICURO UN FUNERALE

Giornata di derby (parlo di Montecatini-Pistoia di pallacanestro, 26-esima giornata del campionato di serie A2) ieri, o meglio di 3/4 di derby visto com’è finita (a lancio di roba da parte della curva termale) con risultato di +14 da parte nostra che molto probabilmente sarà confermato (l’alternativa è il 20-0 a tavolino).

Qui mi piace scrivere qualche considerazione personale e sottolineo personale su quanto accaduto visto che c’ero in mezzo. Non so se è condivisibile o no e del resto non è così importante. Se qualche punto di contatto con la vostra idea o posizione (chiunque voi siate: individui, gruppi ultras o di monache di clausura etc...) c’è bene ma in fondo non è quello che conta. Non ho nemmeno un punto dove voglio andare a parare per la cronaca: in ogni caso come sono spesso solito dire “rappresento a stento me stesso”. Si parte...

Ci sono in prima approssimazione due tipi di figli : quelli che tendono a replicare molto del comportamento dei propri genitori, nei quali in sostanza si identificano, e quelli che invece hanno sempre visto come un qualcosa di doveroso il fare l’esatto contrario.

Io appartengo a quest’ultima categoria. Sono stato cresciuto a forza di “sani valori borghesi”, nonché di “sani valori dello sport” tanto solidi e sani da avermi subito messo la pulce nell’orecchio. Comunque, robe tipo la bellezza del gesto tecnico, la vita da atleta, il fai play … esposte da chi (mio padre) ama quel mondo alla follia e che io stesso, ora che sta per andare in pensione, faccio molta fatica a non vedere come professore di educazione fisica. Vista la mia predilezione per la pallacanestro la mia educazione passava andando a vedere l’allora Maltinti (erano gli anni 84-85 o giù di lì) al vecchio auditorium e, per non far torto a nessuno perchè la lealtà e l’equilibrio innanzi tutto, anche la Panapesca degli allora giovani emergenti Boni e Niccolai.

Come dicevo questi valori li ho progressivamente sentiti via via più estranei man mano che gli anni facevano il loro corso. Ho sempre pensato che se si riduce lo sport a gesto tecnico lo si priva della sua funzione principale : quella sociale, nel senso di unire e dividere … nel senso di far provare delle emozioni in questa società sempre più cloroformizzata e allo stesso tempo schizzoide. Che il basket, nello specifico è bello, mi piace guardarlo e (con le mie ridotte capacità) giocarlo ma che, privato della gente sugli spalti che soffre, gioisce e tutto il resto restano dieci ragazzetti spesso presuntuoselli e viziati (cosa più vera per il calcio ma il concetto è il medesimo) che corrono dietro ad un pallone.

Così se dovevo scegliere fra le curve, chiassose e talvolta irrazionali o violente e le tribune dei fini intenditori o dei modaioli dell’ultima ora ho sempre preferito le prime. Forse oltre ad essere un cristiano (con svariati dubbi e tentennamenti) sono anche uno dei pochi esempi di Ultras …. non praticante ! Finora non ho mai buttato in campo neanche una palla di carta, ho preso una volta delle manganellate perché mi sono trovato nel punto sbagliato al momento sbagliato e non sono uno che se le cerca né che ama particolarmente il fare a botte. Ma, per la cronaca, non penso che chi lo fa sia la rovina del mondo o per lo meno non una delle prime cause del disfacimento che è sotto gli occhi (foderati di prosciutto) di tutti.

Tornando a noi, dico che non potrei mai stare in un “commando di assalto” – lo dimostra il fatto che mi sia staccato dall’ambiente della Pistoiese al momento dell’ascesa delle Brigate Arancioni degli anni 93/94 che stavano prendendo un po’ quella direzione – ma mi sono sempre piaciuti il clima della trasferta, gli striscioni il fatto di ribellarsi ad un sistema che alla partita come nella vita ti vuole al tuo posto e alle loro regole, magari pronto a lasciarlo quel posto al Corona o al mafiosetto di turno. Anche assumendone i rischi del caso (sono perfettamente conscio del fatto che va bene il non volerle cercare, ma a volte sono le botte che cercano te … ma questo non è diverso da quel che succede in macchina, o anche al campino o sul posto di lavoro … in qualunque posto dove vi sia competizione alla fine, cioòè quasi ovunque).

Così ieri c’ero anch’io nella curva est per vedere il funerale degli odiati rivali di sempre, i montecatinesi prossimi alla retrocessione sul campo e alla scomparsa amministrativa sotto i colpo della nostra squadra che, una volta tanto veleggia abbastanza tranquillamente nelle zone medio-alte della classifica dopo aver centrato e superato tutti gli obiettivi per cui era stata costruita.

La partita sul campo non è un massacro ma è un lento lavoro ai fianchi di una squadra (la nostra) chiaramente superiore, con gli altri che cercavano di resistere per quanto potevano ; ma come si suol dire … non si può cavare il sangue dalle rape.

Così ad un certo punto gli ultras avversari danno il via ad un gesto che avevano promesso : il far sospendere la partita, cosa ottenuta con svariati lanci di rotoli di carta igienica bagnata in campo. Il match è sospeso definitivamente a 1 minuto circa dalla fine del terzo periodo.

....

Cavolo, mi rendo conto che dovrei scrivere un libro …. Non ce la faccio a riassumere tutto !!
Concludo col solo riportare alcune considerazioni:

Tutti ora stanno sparando sull’Onda d’Urto (gli ultras dei termali) e sulla loro anti sportività. Il che può essere un parere condivisibile o meno : secondo me il lancio di carta igienica non è stato peggiore di tante altre cose, anzi la trovo una forma di protesta tutto sommato equilibrata, comprensibile per chi è venti anni che dà tutto o quasi per qualcosa e si vede preso per il culo.

Mi sento di condannare invece il lancio di oggetti, le scritte filo naziste al palazzo di Pistoia ed i ragazzetti di 18 anni con maglie nere e look da fasci. Mia nonna che l’ha vissuto può dire di essere (stata) fascista : questi sono solo dei Corona che hanno scelto una marca diversa e che come tali dovrebbero essere stroncati né più né meno.

Sui forum ora è tutta una profusione di lodi per i tifosi di Pistoia e la loro sportività e gli applausi a Niccolai a fine partita. Ora, a parte il fatto che gli applausi erano ironici, questa ipocrisia proprio non la sopporto. Io non credo che a parti invertite sarebbe successo qualcosa di molto diverso e la dimostrazione è il petardo di Cremona (spareggio Pistoiese-Lumezzane per la B per chi ha la memoria corta). Anche ieri c’era pieno di gente mai vista o di evergreen di cui nessuno (io di sicuro!) sentiva la mancanza e che si mettevano a lanciare i cori o a fare i tosti coi poliziotti… Non so come sia possibile garantire in anticipo sul comportamento di certa gente, esattamente come di quegli idioti che ieri si erano aggregati con l’OdU.

Questo per ora è quanto.

Ed è sempre meglio delle stronzate con cui ci stanno sommergendo quei putrefatti dei politici in vista dell'ennesima messa in loro onore.

Invece di un bel funerale ....

lunedì 31 marzo 2008

AVVOCATO RINALDI, BUONGIORNO!

L'anno scorso o giù di lì lessi un libro di Ammanniti, Fango mi pare si chiamasse. Fra le varie storie quella che mi rimase più in mente era quella di un tizio, noto e rispettato - nonchè forse temuto - professionista che assolda una squillo per esaudire il suo massimo desiderio : fare sesso con una dominatrice, con tanto di (finte) angherie, stivali alla coscia con tacchi piantati nella schiena, frustate e tutto il resto. Il personaggio si chiamava "l'avvocato Rinaldi" e per la cronaca Sukia era la sua dominatrice.

La scena mi ha sempre messo di buon umore in quanto (e non lo dico per fare la morale, per carità!) per me è comico pensare ad un tizio che ha impostato tutta la sua vita (e come tale è quasi un oggetto di adorazione da parte degli ultras dell'ordine borghese) in rapporti seriosi, presunti valori e certezze solidi come rocce che paga per farsi legare come un salame, per stare in ginocchio a farsi far male etc.. magari vestito solo di ridicole pelli nere piene di borchie, aperte nei punti "critici".

Forse ho sempre pensato che scene di quel tipo non dico non esistessero, ma fossero magari una estremizzazione del reale. Beh, oggi ho avuto la conferma che esitono eccome! Max Mosley, meglio conosciuto come granitico avvocato inglese di iper successo nonchè boss della formula 1 è stato "beccato" a fare un'orgia con 5 ragazze a tema nazi sadomaso.

Con tanto di ragazze vestite da prigioniere di campi di sterminio, lui che parlava in tedesco etc... oltre a tutto il (più normale mi verrebbe da dire) campionario di giocattoli sadomaso tipo lacci, frustini, vibratori e simili.

Se cercate il firmato su youtube a questo punto trovate solo il link, in quanto è stato rimosso per motivi di copyright internazionale (ahahahahahhahah!!!!!!!!!!), comunque se volete darci un'occhiata c'è ad esempio il seguente indirizzo:

http://www.newsoftheworld.co.uk/3003_nazi_orgy.shtml

Oppure basta mettere le parlole "Max Mosley in Sick Nazi Orgy" (che erano quelle dell'ex video su youtube) in google per avere la solita sbrodolata di risultati.

Detto questo, felice di avervi comunicato questa sputtanata che mi ha fatto cominciare decisamente bene la giornata, vi saluto e mi avvio ad una produttiva giornata di studio e di lavoro.

Senza dimenticare di ringraziare l'avvocato Rinaldi per essersi finalmente mostrato a noi!!!!

martedì 25 marzo 2008

INFERNO & PARADISO (SpA)

Ho passato la Pasqua nel solito modo asimmetrico e disequilibrato che alla fine mi contraddistingue, con la normalità che è alla fine solo il risultato di una media di lungo periodo fra eventi di segno completamente opposto.

Venerdì Santo lo passo giustamente all'inferno, per la cronaca ad una serata chiamata Decandence che si svolge periodicamente a Bologna. Fra musica EBM e techno-industrial (che mi piace da matti) e mascherate pseudo satanico-dark (non so fra le varie mi è rimasto in mente un poster che pubblicizzava una serata successiva con una ragazza vestita da suora con il seno scoperto e qualche tipo di strano piercing attaccato ai capezzoli con lo sguardo semi perso a far intendere "sono posseduta sì ma dal demonio) che mi lasciano invece un pò più perplesso.

Io per la cronaca affronto (esteticamente intendo) questo tipo di serate semplicemente vestito di nero con la mia maglietta dei Klasse Kriminale (quando non è sporca...) ed il mio polsino da rissa (o da batterista Heavy Metal, a seconda di come lo si vuol vedere) quasi a dire che al carnevale partecipo, ma non sono solo uno dei tanti replicanti.

Beh, in ambienti del genere, specie sotto un pò (tanto) effetto alcoolico mi viene da parlare con la gente. Curiosamente in questi casi mi vengono fuori discorsi ancor più contorti di quelli che faccio normalmente, anche sul fatto se ci sia una differenza fra chi frequenta questo tipo di locali o che, so, il Twiga o uno qualunque di quelle merde modaiole.

Il risultato è che tutto sommato non c'è una gran differenza : forse qui si può trovare gente mediamente più tollerante, però la maggioranza sono sempre ridicoli poseurs che vengono lì vestiti da infermiere sadico/sexy o serial killer di vario genere e poi si vantano di promozioni sul lavoro, dicono che votare per la sinistra o per la destra è importante e adorano quel coglione putrefatto di corona.

Altra considerazione che faccio è che l'assunzione di alcool (o di sostaza psicotrope) non può certo essere la via per arrivare agli stessi risultati di una meditazione. Però una considerazione mi è venuta fuori. La via è innaturale e dannosa per il corpo ma è indubbio che, in un modo o nell'altro spezza quelle catene di separazione fra te ed resto del mondo.

Sono costretto ora a fare una piccola parentesi e mettermi per un momento nelle ridicole vesti di professore. Insomma se avete letto un pò di testi Zen o semplicemente visto il superbo Neon Ghenesis Evanghelion questo concetto è un'inutile appendice, detta con gli scarsi mezzi di chi non avrebbe niente da insegnare. Nel caso contrario però credo che sia necessario dire che secondo varie correnti religiose di stampo buddista l'uomo può ottenere la felicità eterna o meglio una assenza di dolore non impermanente solo ritornando al tutto. Il problema è che ciò che muove questa ricerca di piacere è un concetto di per sè sbagliato quale quello di un IO esistente di per sè. Cioè: Io voglio stare bene per sempre ... ma ho solo due alternative : o essere io (cioè separato dal tutto) e restare nella inevitabile alternanza felicità/dolore o non provare più dolore ma non essere più io.

"E naufragar mi è dolce in questo mare", diceva qualcun altro ...

Ecco, tutto questo per dire che, dopo tanto tempo, dopo una settimana che mi ha spinto alle soglie di un esaurimento nervoso per motivi che non vi sto a spiegare mi sono ritrovato affondato in questo mare (di LCL direi da cultore di Evanghelion), con i confini fra il mio io e gli altri che erano caduti. Toccando con mano la vicinanza del non dolore ma anche della non esistenza.

Un paio di giorni a sonno, insalata e riso basmati in bianco riportano la mia condizione ed il mio stomaco in condizioni decenti ed eccomi pronto per la messa della Domenica mattina. Prima messa dell'anno se a qualcuno interessasse la precisazione, ma del perchè di questo preferisco parlare un'altra volta.

Chiesa strapiena, vecchine che si fanno largo a suon di spintoni, un bambino che piange per quasi tutto il tempo. Il prete che centra l'omelia su perle tipo "Gesù è un vincente". "La Chiesa in quanto sposa di Gesù è sempre vincente". Puntando poi varie volte sulla analogia Gesù=datore di lavoro di un'azienda leader (NON SO SCHERZANDO!!!!!) e noi operai di quella azienda. Esco pensando che forse tutto questo è un messaggio per farmi capire che non sono degno di partecipare a quella mensa. Non più, ammesso che lo sia mai stato. E questo è certo un problema mio: potevo essere molto migliore di quello che sono.

Però in sintesi che differenza c'è fra un finto satanismo ed una finta religiosità? E' sempre un modo di atteggiarsi, di fare i poseurs di riempire con delle immagini e dei vuoti gesti quello che non si è. E' tutta una pubblicità, un contenitore senza contenuto. Due divisioni della stessa azienda, che hanno anche bisogno l'una dell'altra per vendere ciascuna al suo target.

Ma ora scusatemi devo interrompere, perchè mi chiamano dall'Alto.

Tanto Vi dovevo,
colgo per tanto l'occasione per salutarVi cordialmente.

Lycugurs Pink
Direttore Commerciale
Inferno & Paradiso SpA
www.infernoeparadiso.com
Phone (direct) 666-171717

Ps: a parte tutto questo strano weekend mi ha fatto sfogare un sacco ed oggi oltre a stare un pò meglio dei malanni descritti, c'è fuori un bel sole e ho passato 3 volte il passaggio a livello all'ultimo secondo che era aperto....

giovedì 20 marzo 2008

SALUTE E BACI

A parlare di queste cose mi sento un povero coglione : ho sempre avuto una genuina avversione per gli "appassionati di dottori", quelli che conoscono tutti i dettagli di tutte le malattie (pur occupandosi di tutt'altro nella vita o spesso di nulla) e soprattutto di tutti i reparti ospedalieri e di tutti i dottori della galassia e che su detti argomenti ti attaccano dei bottoni cosmici dando per scontato il tuo infinito interesse.

E' però un fatto che è da DICEMBRE che praticamente non riesco mai ad uscire definitivamente da un giro fatto di tossi, febbri, dolori & catarri ed altre cose simili prendendo tutte le medicine che mi sono state prescritte e facendo vita quasi da monaca benedettina. La cosa mi sta facendo deprimere notevolmente, perchè io voglio un gran bene a mia nonna che ha 86 anni .... ma cazzo a lei è durata una settimana !!! Aggravano la cosa due categorie di persone:
- quelle per i quali è vietato essere depressi
- quelli che ti coprono di luoghi comuni, tipo "sono frutti di stagione", in due giorni ti passa etc... magari belli e splendidi usciti dalla doccia coi capelli bagnati e la sigaretta in bocca con la temperatura esterna di -38.

Questo mio patetico lamento credo lo possa capire appieno solo Miguelon, se mai capitasse da queste parti. Fin da piccoli a dover stare attenti ai minimi freddi, a non poter sudare e stare in porta e tutto il resto...

Comunque ecco, oltre a farmi deprimere questa situazione mi ha fatto davvero toccare con mano che SE C'E' LA SALUTE C'E' TUTTO. E' un luogo comune, ma hai voglia te : il sesso, il divertimento, la carriera ... in questi giorni per inciso avevo letto un librino di quelli "pensa positivo e sarai vincente" a proposito della necessità di adeguarsi di continuo al cambiamento (Chi ha spostato il mio formaggio di Sperling & Kupfer mi pare si chiamasse, regalato dalla sua capa alla mia ragazza)... SONO AUTENTICAMENTE DELLE CAZZATE QUANDO STAI MALE, SPECIE SE NON VEDI L'USCITA.

Quando stai male vuoi solo che passi, non ti importa un cazzo di niente. E la musica ha un suono peggiore, il miglior cibo sa di muffa, i viaggi sembrano delle vuote maratone...

Nel concreto credo che andrò a farmi una lastra al torace o vedremo ... mi farò segnare qualche esame ... tanto per farvi capire sono circa 20 anni che non mi faccio un'analisi del sangue e mai mi sarebbe venuto in mente di farla se non mi fossi trovato in questa situazione kafkiana.

Però è proprio maledettamente vero : se c'è la salute, c'è tutto ed il resto conta zero o quasi.

sabato 15 marzo 2008

SKINS & NON E' UN PAESE PER VECCHI

L'altra settimana sono stato con la mia ragazza a vedere il film "Non è un paese per vecchi". A lei non è piaciuto per niente, anche perchè ci siamo finiti andando a caso (si sapeva che aveva vinto degli oscar ma niente altro) e in testa aveveva più un film di svago, tipo "Notte prima degli esami" o giù di lì.

Il film in questione si è rivelato tutto l'opposto : claustrofobico ed angosciante pieno di situazioni lasciate un po sospese, proprio quelle che poi ti fanno frullare il cervello a 10000 altro che distenderlo!

Comunque, anche se mi astengo rigorosamente da commenti tecnici sulle scene, il montaggio analogico, gli stivali dei soldati e la carrozzella col bambino, che lascio a chi ha competenze cinematografiche da esporre (viziosamente?) devo dire che alla fine a me non è dispiaciuto.

Ci sono tanti possibili significati del film, ma uno, e forse il più ovvio, è appunto quello espresso dal titolo. Combattere il crimine, e generalizzando, combattere per la propria vita, non è più una cosa da vecchi.

Oggi occorre essere giovani, energici, brillanti etc... per fare anche una qualunque cazzata ... un pò come diceva (ahinoi) Carboni in "Ci vuole un fisico bestiale".

Gli anni '70 (mi viene in mente in proposito il film Family Life) sono stati i primi ad introdurre il contrasto generazionale : la famiglia come lagher, i genitori come nemici. Dopo si è cercato un pò di ridurre la frattura : i genitori si sono un pò ammodernati ed i figli un pò ammorbiditi ... ma, nonostante la cavalcante ipocrisia dei papaboys niente era o poteva tornare ad essere come prima.

Con le sue vittime, come in ogni guerra : i vecchi appunto ...

Ecco tutte queste considerazioni mi hanno portato a domandarmi quale sia ora il rapporto fra genitori ed adolescenti anche se il problema al momento è ben lontano dal toccarmi direttamente (nelle vesti di genitore intendo).

A questa mia domanda ha risposto parzialmente il telefilm Skins che danno su MTV la domenica verso le 11. Innanzitutto devo dire che mi è sembrato splendido !
Lontano anni luce dai vari OC e simili e molto vicino invece da un modo di raccontare alla Irvin Velsh che mi piace un sacco.

Onestamente, poi, non so cosa voglia dire avere 17 anni oggi a Londra, ma, ammesso che il mio immaginario sia corretto, credo che sia molto simile a ciò che nel telefilm è rappresentato. E sia detto fra noi, se i 17enni Londinesi o meno sono simili ai protagonisti di Skins .. beh, mi stanno simpatici.

Soprattutto condivido appieno questo ignorare il mondo degli adulti. Non sono più nemici, sono delle pure nullità e basta. D'altronde ho sempre pensato che l'unica misura del nostro valore sono i nostri risultati concreti e da questo punto di vista il mondo che viene lasciato ai ragazzi di oggi è uno schifo, ergo ...

Stavolta non ho una formula finale per riassumere il tutto e portare una tesi, un pò come nelle canzoni di De Gregori. Questo è, non ho molto altro da dire.

Alla prossima.

martedì 11 marzo 2008

VERITA'

La tua verità è sicuramente parziale, però è anche il massimo grado di consapevolezza che ti è possibile raggiungere nonchè l'unica verità che per te possa avere concretamente un senso.

(l'autore non lo ricordo o forse non c'è)

lunedì 10 marzo 2008

LA NOIA

Mi pagano troppo per quello che faccio,
troppo poco per quanto mi annoio.
(D.Pennac, Il paradiso degli Orchi)


Questa volta ho deciso di provare a cambiare strategia.

La questione è molto semplice : non penso di essere un genio ma delle 8 ore che devo passare in questo posto di lavoro una o due al giorno sono più che sufficienti per portare a termine i miei compiti. Ora, siccome non ho la minima intenzione di fare il Gondrano di orwelliana memoria (il motto "lavorerò di più", in una qualunque delle sue forme, penso sia una delle più astronomiche cazzate che abbia mai trovato a giro) si presenta pressochè quotidianamente il problema di riempire le altre 6 ore.

Fino ad oggi mi sono sempre trovato delle cose da fare sufficientemente incasinate perchè pochi o nessuno ci potessero mettere bocca (anche se credo, difficilmente lo farebbero...) e anche perchè quasi tutto quello che ha un minimo interesse approfondire, si rivela, un pò come un frattale incasinato e via via sempre più vasto e variegato.

Comunque, che fosse la teoria della relatività generale, l'IA o cosa altro, fino ad oggi ho combattuto la noia cercandomi dei paradisi artificiali. Il problema è che questi paradisi ti isolano dalle tante mediocrità delle gente, però per lo stesso motivo ti isolano dal resto. Su questi paradisi sei solo e, ad un certo punto, questo finisce per bloccare la tua apertura mentale, creatività e tutto il resto. In pratica il paradiso in poco tempo diventa sempre più stretto e scomodo, fin quasi a divenire insostenibile.

Così stavolta ho deciso di fare in modo diverso. Alla fine, come la ricerca della felicità eterna, così il tentativo di fuggire la noia è destinato a fallire in partenza. Non si può sfuggire alla noia : la si può però affrontare.

Per adesso non ho messo al fuoco teorie strambe o LSD virtuali di qualunque tipo. Cerco di affrontarla 'sta noia e sinceramente ne sto vedendo un insospettabile potenziale creativo. Dopo un pò la noia mi spinge ad uscire dal guscio, a sentire, parlare confrontarmi, anche magari sul disagio provocato dalla noia. Mi sento però più aperto e mi sembra di perdermi meno di quelle occasioni che spontaneamente ti si presentano davanti che normalmente trascuravo per qualcosa di più importante, urgente, interessante : le chiacchere sulla partita della domenica, su un prossimo concerto, sfogliucchiare e/o commentare con altri qualche sito senza pretese, rispondere anche a gente su questioni lavorative o personali che normalmente avresti mandato più o meno a cagare perchè avevi di meglio da fare.

Così ora sono qui con la mia noia a scrivere.

Non mi interessa nient'altro che buttare giù queste idee che passano per il mio povero cervello gruviero e metterle da qualche parte. Perchè tanto alla fine, belle o brutte, giuste o sbagliate che siano, dopo tornerà la noia. E forse se l'ascolterò mi darà altri buoni consigli, come è successo in questi ultimi giorni.

venerdì 7 marzo 2008

I PICCOLI PASSI

Non sono mai stato un gran seguace dei "piccoli passi", ovvero della filosofia secondo cui è dalle piccole cose che si innescano i cambiamenti. So che dicendo questo non mi attirerò certo la simpatia della maggior parte della gente, però è pur vero che non sono qui per cercare delle simpatie ma essenzialmente per capirmi.

Dunque i piccoli passi sono per me una gran baggianata, essenzialmente perchè hanno la caratteristica ed il limite intrinseco di portare a risultati limitati (per definizione, sennò non sarebbero "piccoli") e contemporaneamente di soddisfare almeno in parte il bisogno che li ha stimolati : "io almeno qualcosa l'ho fatto". Che sia la raccolta differenziata, oppure un allenamento la settimana per mantenere un minimo di condizione fisica, due ore di volontariato e via dicendo.

Boh, è indubbio che qualcosa è infinitamente meglio di niente. Però con le piccole cose di pessimo gusto non si arriva in nessun posto. Credo che occorrerebbe riacquisire la fiducia nel poter fare grandi cambiamenti e muoversi per FARLI piuttosto che riempirsi lo stomaco sbocconcellando grissini e poi cedere le portate migliori ad altri, che tanto non si ha più fame.

In questo momento e relativamente alla mia situazione particolare, però, mi rendo conto che i piccoli passi non sono UNA alternativa ma pressochè la SOLA alternativa. Cambiare la gente, il sistema, il posto dove lavori .... il punto è che per quanto tutti si lamentano credo che alla stragrande maggioranza della gente le cose vadano bene come sono. I capi branco si sono prese le prede migliori e hanno lasciato qualche brandello ai leccapiedi su cui hanno fondato il loro sistema. Cercare di metterlo in discussione con un'azione diretta porta o ad un isolamento o più spesso alla sequenza dei rimbalzi nei muri di gomma.

Per i piccoli passi ci sono meno rischi di essere confinato entro muri di gomma (e magari essere dotato di camicia di forza) : nessun sistema potrà mai arrivare ad un controllo puntuale su ogni singola azione per motivi mi verrebbe da dire termodinamici.

Qualche piccolo spazio quindi rimane. Ed è in quello che in modo confuso ma sto cercando di muovermi per vedere di riportare il mio mondo esteriore ad essere più simile alla mia proiezione interiore. Trovandomi ad essere la prima persona che è convinta che quello che farà non servirà a niente ma avendo acquisto la consapevolezza che per fare "le grandi cose" bisogna avere qualcosa di non comune ed essere disposti anche a rischiare qualcosa di non comune.

Ma eroi non ci si inventa.

martedì 4 marzo 2008

VENGHINO SIORI, VENGHINO...

Siore et siori, in questa plaza l'incredibile spetaculo!

Detto alla maniera dei grandissimi Tre Allegri Ragazzi Morti, questo è il benvenuto per chiunque abbia la (s)ventura di finire sul mio nuovo blog.

Circa tre anni fa avevo aperto il mio primo diario on line, sulla piattaforma bloggers in corrispondenza di un cambio di lavoro ed in generale di un massiccio cambio di vita.

Oggi la situazione è per molti versi simile. Credo di aver voglia di qualcosa di nuovo per il mio orizzonte ... così si salpa ... si abbandona il vecchio mondo (che per la cronaca non funziona più neanche a pagarlo ... ma questo è un dettaglio trascurabile, in fondo ...) per partire con questo.

Con l'idea magari di sfruttare il nuovo inizio per togliersi di dosso un pò di pregiudizi, di modi di vedere le cose che senza volerlo si sono cristallizzati sui miei occhi assumendo la forma e la consistenza di fette di prosciutto.

Piattaforma nuova, al solito nessuna velleità letteraria (per questo ho escluso Splinder che mi è sempre stato sulle balle) ed il protagonista di Bastogne come il mio nuovo Virgilio per il viaggio che sto per intraprendere.

Vedremo dove mi porterà.

Al prossimo post.