giovedì 20 gennaio 2011

VUOTANDO LA CACHE

Il blog è almeno per certi aspetti migliore del piu affettuoso animale che tu possa avere. Ti aspetta per tutto il tempo che serve e ti accoglie comunque scodinzolando. Certo, non è che una tua emanazione, quindi sei tu .... come cavolo ti dovrebbe accogliere ... sempre a sottilizzare lui!

Non ho scritto per tanto tempo ma ogni tanto ci pensavo a scrivere. A volte mi segno delle cose cui proverbiali fogli di carta da formaggio ... che forse avrebbe senso scriver subito, come disce Vasco delle canzoni. ma si è sempre troppo impegnati, anche se in realtà di veramente importante non si deve fare un cazzo.

Comunque, qualcuno di questi foglietti in questi mesi si è accumulato sulla mia scrivania e quindi quale migliore occasione per svuotare la cache, utilizzando il gergo da informatico di merda che ormai mi ritrovo sempre più cucito addosso (sia l'informatico che la merda, intendo).

In un foglietto avevo segnato una frase tipo "di fronte al nulla, lo stile". Forse è qualcosa di Warhol o di Dorian Gray, non lo so e non lo voglio sapere. Ci sono stati un pò di giorni che l'ho sentita diverse volte, ovviamente in circostanze in cui persone presunte ganze l'hanno usata per apparire ancor più ganze. Io ad una cazzata di questo genere non riesco, anche volendo a dare il minimo significato. Davvero ci ho provato, ma niente. Mi dà solo il messaggio strisciante e fastidioso della presunzione di chi la scrive o la dice, di averlo, questo fantomatico stile che, detto fra noi mi sembra, di tutti i concetti fumosi fra cui viviamo, il concetto fumoso per eccellenza. L'ultima volta l'ho vista scritta su una borsina di un negozio, in cartone, perchè l'avevo usata per la raccolta differenziata della carta. E' dunque finita al posto che più di ogni altro le competeva : la pattumiera.

Di cose ne sono successe dall'ultima volta che ho scritto qualcosa, ovviamente. Una che mi ha colpito è stata la nomina del personaggio dell'anno da parte di un giornale straniero assolutamente palluto ed autorevole, il times, forbes .... insomma roba del genere. Insomma la finale di questo mondano pallone d'oro (come se quello vero ... vabbè ....) è stata fra Fesibuk e Wikileaks, o meglio fra i relativi "numeri uno". Ha vinto feisbuk e la dotta interpretazione dell'autore dell'articolo era qualcosa che suonava più o meno così "è giusto perchè Zuckerberg vede un mondo di amici mentre Assange di nemici". Amici è la parola giusta, come quelli di Maria De Filippi. Le chiacchere le porta via il vento, le mie e le vostre. Ma gli amici ve li lascio a voi ...

Chiudo col botto. Che dico col botto, con una schiacciata a due mani all'indietro alla Shaq dei bei tempi, cosa per la quale ho anche tenuto un pezzo di giornale. Nientepopodimenochè La Nazione del 27 dicembre in cui per uno di quegli stupendi scherzi del destino finiscono a poca distanza l'uno dall'altro i commenti ad un episodio di satanismo ("rogo di immagini sacre e pubblicazioni sotto un ponte") e le cronache del natale di personaggi vip. Eccole:

"Ne è passato di tempo da quando ... le popolazioni montane erano cattolicissime. Tant'è che i sacerdoti non prendevano nota di chi non andava a messa perchè ci andavano tutti..." (Ah, bei tempi!)

"Qualcuno punta il dito contro una certa musica rock, dichiaratamente piena di messaggi subliminali che inducono appunto al satanismo" (Anche ammessa la presenza dei messaggi mi sfugge l'apparentemente meccanico nesso causa - effetto).

"In ogni caso si tratta di un fenomeno dalle dimensioni preoccupaneti" (Sì, preoccupaneti ... nel senso che preoccupa pianeti interi)

"natale in capannina per il difensore della Juve ... Una notte particolare perchè nel locale cult della Versilia si distribuiva in regalo la Bibbia per sensibilizzare soprattutto i giovani sui temi spirituali. A distribuire il testo sacro due belle ragazze una in abito rosso, versione Babbo Natale, l'altra in bianco attillato" (Ah, questo sì che va bene, di buon gusto, anche!)

PS: se qualcuno passasse di qui e non mi conoscesse, sappia che non ho niente contro il Cattolicesimo e a favore del satanismo. Davvero, anche se in modo molto più debole di quando ero ragazzino mi professo ancora credente e rispetto chi lo è. E' solo che c'è l'idea, giusta o sbagliata che sia, che vive nel suo iperuranio come diceva Platone e poi c'è la mediocrità della sua manifestazione del reale e l'ancor più schifosa grettezza dell'ipocrisia interessata. Son quelle le cose che ti fanno passar la voglia, non il fatto che non trasmettano la messa in poadcasting...