giovedì 11 novembre 2010

IT'S ONLY ROCK AND ROLL BUT I LIKE IT

Torno a scrivere dopo un bel pò e comincio non scrivendo affatto ma mettendo sul blog due canzoni che in questo momento "giro" parecchio:





Della seconda mi sembra notevole anche il video e forse martedì prossimo faccio come l'anno scorso. Ci investo qualche ora di permesso e mi vedo gli immensi Parkway Drive.

A parte la musica non so se ho cose da dire oppure no.

Ho finito il mio rito annuale delle cure a Porretta, cosa che abitualmente segna l'inizio dell'inverno "vero" : quello della neve e di tutto il resto. Certo mi rimarrà l'immagine di me che ero uscendo dagli stabilimenti stavo attento alla sciarpa, al cappuccio insomma a roba regna di un 80-enne mentre un vero 80-enne (vabbè diciamo 60-enne) stava sulla porta dell'albergo, accappatoio aperto, capelli bagnati e sigaretta in bocca. Fuori erano 5-6 gradi. Io tossivo come un majale e lui no....

Per il resto mi pare che non ci sia niente da segnalare. A voi magari importerà del governo, di chi c'è, di chi ci sarà, di chi ha ammazzato chi, di Corona e di Lele mora. A me non me ne frega un cazzo.

Mi importa delle giornate limpide di questi giorni, dello spettacolo che si vede al traforo della collina con gli alberi con le foglie dei colori più belli e con la nebbia che copre la città e che vista dall'alto sembra un mare, degna di un mondo tipo quello del Signore Degli Anelli.

Ultimamente ho letto il libro "Black" di Ted Dekker e mi è sembrato molto ben scritto. L'ho divorato in un lampo. Ed è bella l'idea che i sogni siano reali quanto questo schermo o questa tastiera e che di lì, queste cose sembrino strane e paradossali.

Ma allora sei un agnello, un leone o un bambino ? La realtà è che non sono nè un agnello nè un leone nè un bambino. Sono tutte e tre le cose, ma nessuna delle tre mi descrive completamente.

Ora sto leggendo "La notte eterna del Coniglio" di non mi ricordo chi. Ma non mi sembra all'altezza. Si vedrà.

Passo e chiudo.

venerdì 20 agosto 2010

L'ESTATE STA FINENDO (O FORSE NON E' MAI COMINCIATA)

In questo pezzo sarò banale.

O magari lo sono sempre.

Però il fatto è che l'estate è quasi finita e non me ne sono neanche accorto.

Eleggo questa ad immagine simbolo del periodo:



Ieri sono andato al (campino del) Villone per fare due tiri. E ho trovato parcheggio per puro caso. Pieno così non l'avevo mai visto.

Il pensiero è subito tornato a quegli anni immediatamente successivi alla separazione dei miei, quando passavo l'agosto da mio padre, in genere rimanendo in città e andando a pescare, in piscina e simili. A me che giravo in bicicletta senza mani, per le strade deserte con tutto chiuso. Con 38 gradi fuori. Con gli amici che non c'erano e si aspettava a gloria che tornassero e i pomeriggi che passavano a giocare a Risiko! o Dungeons&Dragons a casa di quei pochi sopravvissuti (presenti) o al campino, dalle 3 alle 7, tirando da solo al canestro, che se arrivava anche solo un tizio per fare un 1vs1 era come aver fatto un terno al lotto.

Ora non c'è più niente di tutto questo. Non c'è più la città deserta tutta per te. Non c'è più (almeno, quest'anno non c'è stata ... ma mi pare che sia qualche anno che va così, al di là di quelli che quando sono 25.00000000001 gradi cominciano a lamentarsi) la "lunga estate caldissima", come dicevano gli 883.

Ci sono questi giorni, in tutto e per tutto uguali agli altri del resto dell'anno, tranne che non faccio la fit boxe e non vado ai concerti perchè palestra e vari locali sono chiusi (anche se le riaperture sono già programmate e messe sui rispettivi siti). E soprattutto non c'è più la magia di quelle estati.

Mi sento, privato di qualcosa, "danneggiato" per dirla con gli Assemblage23.



Forse sabato vado con M. alla Canniccia a vedere il DJ dei Black Eyed Peas, speriamo.

Anche se saranno tutti bimbi qualcosa è infiniti dB meglio che niente come diceva quello.

Che poi era il mio idolo e mi dette solo 27, quando le cose le sapevo, eccome.

Stronzo.

lunedì 19 luglio 2010

DI FILM E FORSE DI ALTRO

Mi è venuta voglia di parlare di film. Non sono nè quelli del 2010, del 2009 o che. Sono film che ho visto relativamente di recente. E sono solo impressioni : se siete degli intellettuali e volete sentir parlare di montaggio analogico e stivali dei soldati andatevele a cercare da qualche altra parte.



Jennifer's Body: 7+
Voglio dire, l'avete vista l'immagine che ho messo. Ah, ecco. Nient'altro da dire. Se non che ora se l'è presa Brian Austin Green quel tipo insulso di OC (o forse era Berverly Hills .... o cosa?) .... ma che cos'è una donna sposata se non una donna sola con un marito, come diceva non-mi-ricordo-chi ? Questo perchè credo sia unamanamente impossibile per me parlare di un film con Megan Fox senza parlare DI Megan Fox.
Premesso questo però ho trovato il film acuto e divertente, al contrario di tutti gli altri. Eleggerei questo film il "Morte a 33 giri" degli anni 2000 e questo per me non è un complimento, è una candidatura nella hall of fame.
Trama: non c'è. Nel senso che i temi sono quelli classici del film horror-adolescenziale americano: la scuola, il ballo, la figona e gli sfigati, il rock, la musica del demonio.
Solo che su un tessuto topico che più topico non si può ci si attacca una vena di raccontare frizzante. La scena del sacrificio con Adam Brody (sempre di OC) in veste emo che spiega alla futura vittima le motivazioni del suo gesto è da sbellicarsi (o forse no perchè un'idiozia del genere non è poi così lontana da certi 18-enni della cultura-amici, italiani o americani che siano). E il goticone che si gasa con la sua musica di morti e sangue e poi quando se li trova davanti davvero è quello che se la fa più sotto.
C'è chi ha definito questa classica storia di iniziazione in cui Amanda Seigfried (voglio dire una che a confronto della Volpe d'accordo ... ma che in generale ... buttala via!) passa da sfigata occhialuta a novella Jackie Chan che fugge dal suo penitenziario per avere la sua vendetta, troppo furba e curata per essere un B-movie e troppo poco profonda per diventare un cult.
A me ha divertito e messo di buon umore, oltre a farmi pensare qualche voltà "cazzo, è assurdo, ma è davvero così". Ed è questo ciò che chiedo ad un film, mi verrebbe da dire in generale.

Avatar 7.5
Eccoci qui all'oggetto delle contese filmografiche per eccellenza. Da una parte quelli che hanno esaltato gli effetti speciali ed emozionali, dall'altra chi ne ha evidenziato gli alti costi portando paragoni tipo "questo documentario fatto da un regista tazakistano sulla cultura del Bogo-Bogo nei tamai nadul è costato quando 10 secondi di avatar ma mi è piaciuto 1000 volte di più".
Boh, i gusti son gusti e io non sono un intenditore di film. Però che vi devo dire, a me avatar ha preso. La storia certo, non è nuova. Ma era nuova quella di guerre stellari? .... e del 90% dei film di avventura? Vien tutto da lì, dai greci contro i persiani, da maratona, salamina e le termopoli. E' l'uomo libero contro l'impero del male. E' anche qui un topos: e anche qui per me il problema non è citare, ma come si cita.
E i temi sono tanti, anche quello di un paragone internet-natura che mi è parso interessante : gli esseri viventi di Pandora sono di fatto collegati fra loro in un'unica mente alveare, direbbe Dan Simmons, una rete di elaborazione naturale, possibile evoluzione della rozza immagine di una cosa di questo tipo con cui lavoriamo tutti i giorni (internet).
Così a me è piaciuto e alla fine quando sono uscito ero pure un pò blu, tanto è vero che un bambino mi ha chiesto di firmargli un autografo perchè non aveva mai visto uno dei puffi in carne ed ossa.

Robin Hood 5.5
Qui secondo me casca l'asino. Un film che al contrario dei precedentemente descritti non nasce dichiaratamente come fumettone ma che senza volerlo lo diventa. Scene inutilmente crude (tipo gli abitanti del villaggio di robin bruciati vivi nelle capanne) per suggerire realismo unite a scene imbarazzanti, tipo lady Marian che indossa armi (è proprio il caso di dirlo!) e bagagli per combattere a fianco del suo uomo oppure Robin che va bene che è (o meglio diventerà) il principe dei ladri, ma via prendere uno con una freccia a mezzo chilometro di distanza, in corsa è roba che neanche Steven Segal o Van d'Hamme.
Particolarità di questo Robin Hood è che è un prequel: ovvero non si parla tanto del nostro che ruba ai ricchi per dare ai poveri ma del perchè un tranquillo (si fa per dire) soldato attento essenzialmente ai cazzi propri diventa il capo della nota armata brancaleone di simpatici filibustieri.
Tanta carne al fuoco: la giustizia, l'usurpare il nome di Dio, il ruolo del caso ... ma posso dirlo? .... per me stavolta Ridley Scott ha fatto un tavolo a 3 gambe...

Sherlock Holmes 5
Interessante l'idea di uno Sherlock geniale e disadattato, una specie di figura tipo il compianto Joker-Heath Ledger in Batman. Però tutto un pò troppo spinto all'eccesso. La trama onestamente sta su coi fili e sembra un pò quelle storie di Scooby Doo in cui alla fine Shaggy e gli altri ricostruiscono tutti i dettagli. Il combattimento con Sherlock alla rambo-con-addominali-a-tartaruga, nella londra del 1800 ci sta come il cavolo a merenda. E poi la conclusione col rimando all'inevitabile Sherlock II. Credo che ne farò o meno, grazie. Yes We Can.

Basta Che Funzioni 8
Non sono un grande amante di Woody Allen. Rifuggo in genere i suoi film, troppo intelligenti per il sottoscritto. Questo l'ho visto per caso, non sapendo di cosa si trattasse. Ma mi è piaciuto, assai.
Un pò perchè mi sono rivisto nel protagonista (ecco questa è una interpretazione e un personaggio vivo, per me) e nella sua vicenda. Sforzarsi di capire e comprendere e alla fine trovarsi solo con il disincanto per quello che è il genere umano. Un'accozzaglia rozza ed egoista, superficiale, patetica ... spesso anche poco divertente. Tu prima di tutti.
Insieme però anche il voler vivere, la forza di andare oltre i propri limiti ed il razionale ... la gioventù in sintesi, che all'improvviso irrompe e - se sei fortunato - ti permette di andare avanti, almeno per un altro pò.
La storia è quella di un fisico ormai anziano e misantropo (Boris Yellnikoff, Larry David) che si imbatte in una ragazzina (Evan Rachel Wood) senz'altro non intelligente quanto lui ma ancora disposta a cogliere quelle occasioni di felicità che la vita comunque ti offre. Intorno a questa base ruotano tutta una serie di personaggi, approfonditi a diversi livelli (talvolta più, talvolta meno) quasi sempre divertenti ed arguti.
Si sorride, si pensa e si passa bene l'oretta e mezza andandosene con una sensazione positiva pur senza quell'alone di felicità da villaggio, perchè l'happy end è talmente improbabile (tutti si ritrovano nella casa di Boris ... sembra quasi "Rag. Arturo de Fanti Bancario precario ! (*)) che lo si assimila come un'aspirazione, una tensione ad un coniglietto di pezza che si chiama felicità, senza cercare il quale neanche il più disincantato dei cinici può vivere, sad but true.

(*): Considerazione: Ma se Villaggio fosse nato in America, sarebbe diventato un personaggio di fama mondiale, alla Woody Allen ? Per me si....

giovedì 15 luglio 2010

Il genio che (forse) avresti voluto essere

Il metodo non può competere col talento.

Certo il metodo è pur sempre meglio di procedere a casaccio come fa la maggior parte della gente, però per i veri risultati serve qualcos'altro.

Talvolta mi trovo a fare queste considerazioni : e siccome i fatti mi hanno dimostrato che in questa personale (e probabilmente un pò nazista) divisione del mondo mi troverei fra quelli che hanno metodo ma che non hanno talento ... vivo un pò il complesso di inferiorità rispetto a quelli che ce l'hanno.

I miei miti in altri termini, sono sempre stati matematici, fisici o premi nobel ... non calciatori veline o imprenditori come per quasi tutti.

Così storie come quella di Grigory Perelman in ogni caso mi emozionano.

Questo tizio ha svelato il problema della congettura di Poincarè, ovvero, in due parole, se una sfera tridimensionale (ovvero una superficie sferica in tre dimensioni, ovvero il bordo di una palla in un ambiente quadridimensionale) è o non è l'unica curva in quell'ambiente senza buchi.

Non per la congettura in sè. Ormai, dopo tanti anni distante da quelle robe, faccio fatica anche a parlarne senza dire troppe cazzate ...

Quanto per il personaggio.

Che ha rifiutato vari premi (fra cui il nobel della matematica, ovvero la medaglia Fields ... e il milione di dollari dell'istituto Clay) dicendo fondamentalmente di "non meritarli perchè il contributo di altri era almeno pari al suo" o perchè "la soddisfazione per l'(eventuale) esattezza della propria ipotesi poteva essere l'uncio vero premio per lui".

Storie che ti fanno dire che gente così esiste ancora e non sono tutti corona, veline e calciatori o peggio le loro patetiche versioni di wannabe provinciali.

Solo che ... senza offesa ma Grigory è uno sfigato.

Leggo che vive con la madre (a 46 anni) in un monolocale di S. Pietroburgo. Lo guardi e oltre ad essere trasandato, dimostrare molti anni in più di quello che ha .... il concetto di base è che non sembra poi così felice.

E così, come al solito il mio cerchio non si chiude.

Mi dico che vorrei essere come lui.

Ma subito dopo penso "...ma anche no".

Certo che siamo fatti proprio male ...

lunedì 12 luglio 2010

PIU' GROOVE PER TUTTI

Ho letto o sentito diverse volte la faccenda dei genitori che facevano sacrifici per far studiare i figli e sinceramente l'ho sempre creduto un pensiero superato.

Ma tutto cambia e niente cambia come diceva quel tizio. Così mentre prima si doveva zappare, murare, vangare e chissà cos'altro per avere il figlio dottore, adesso non occorrono cose particolari per mandare il figlio all'università.

Solo che l'università da sola non serve più ad un cazzo ; per guadagnare veramente serve qualcosa in più. Darla via? Si, ok se sei ventenne e figoccia può essere, ma non pensavo a quello. Pensavo ai vari master o lauree private i quali a fronte di una spesa intorno agli 80.000 euro non ti garantiscono lo stesso un cazzo ma ti danno quelle carte in più che sostanzialmente ti permettono di giocare ai tavoli che contano. Carte che realisticamente direi di poter descrivere con una formula siffatta:

30% di formazione superiore (a quella della università pubbliche intendo)
30% di agganci (è indubbio che se per dire ad un corso, il cui contenuto è in questo contesto irrilevante, ci siamo io e Lapo Elkann e abbiamo studiato insieme o quasi e lui sa che sono bravo come informatico ci sono significative probabilità che se cerchi chessò un nuovo dirigente per i sistemi informativi prenda in considerazione me, che altrimenti non mi avrebbe cacato di striscio)

... che unita ad un 40% di TUA capacità/volontà di vivere senza troppa fatica in determinati ambienti concludono la ricetta per il successo (?).

Gente che conosco si trova adesso a fare una scelta di questo genere : investire (o buttare a seconda dei casi della vita) cotanti euri per dare al figlio (che magari sogna un carriera in quel settore) una formazione degna di questo nome oppure farlo studiare normalmente sapendo che al più finirà a fare dei timbri da qualche parte o fare copia incolla di stupidissimi progetti di cuscinetti a sfera in azienducole familiari tanto piene di buon senso quanto di prevaricazione e ottusità.

Tertium non datur dicevano i latini.

A me il latino ha sempre fatto schifo. Il tertium poi è dato eccome. C'è sempre un'altra possibilità. Un'idea che ti squarcia quel quadro grigio che ti aspetta e che vedi avvicinarsi, come un posto di blocco in una strada senza deviazioni dove ci sei soltanto te.

Il tertium che mi ha fatto volgere altrove la mente irrigidita e (a suo modo) preoccupata è stato questo:



Ho visto per caso delle riduzioni di una discoteca che si chiama Indio che si trova "dalle mie parti" e non so perchè sono andato su wikipedia a trovare informazionisu questo personaggio.

Che ha più o meno la mia età, che ha fatto i miei stessi studi. E che come me, ha visto che il tutto lo portava in un vicolo cieco.

Così si è buttato. Ha aggiunto delle cose alla sua laurea. Ma non per fare il manager : per poter fare l'idiota (nel senso buono) : divertirsi, prendere e prendersi in giro.

Non potevo non andarlo a vedere no? E pur non avendo fatto niente di troppo diverso da quello che si vede nel video mi ha messo proprio di buon umore.

Jonny, cazzo, sei un grandissimo ......... ttttti sssstimo!

(e detto fra noi mi sarebbe piaciuto fare come te, ma non è detto che nei prossimi mesi qualcosa non mi inventi ;-)

venerdì 2 luglio 2010

GET YOUR BODY BEAT

Durante il viaggio parlavo con M. del fatto che sono un pò combattuto: col lavoro che faccio è evidente che sto buttando nel cesso la mia professionalità a vantaggio di una quantità più o meno grande di leccaculo di partito. Ma che è pure vero che se fossi dirigente da qualche parte col cazzo che potrei farmi delle "trasferte" come quella di ieri al Castello Scaligero a Verona.

Non so (sulla base delle mie esperienze precedenti, dico) se ti mancherebbe veramente il tempo o forse è solo il fatto che ti priverebbero soprattutto della VOGLIA di vivere ... che ti porterebbero a dare per scontato che tutto questo non c'è e c'è solo il grigiore dei progetti da cominciare e da finire, dei clienti, dei fornitori e tutto il resto.

Però non è comunque una cosa simpatica : rinunciare in ogni caso ad una parte di quello che sei e che forse ti aspetteresti da te stesso.

Pensieri come questi mi affollavano un pò la testa nelle due ore del viaggio.

Poi sono arrivati loro:



e loro



E tutto è sparito.

Basta che tu ascolti solo il battito del tuo corpo.

Il discorso è tutto lì.

PS: se per caso a qualcuno interessasse una recensione un minimo più "tecnica" (si fa per dire) del concerto di ieri la potete trovare qui. Il mio utente si chiama endymion .... ricorda qualcosa? ;-)

PPS: si lo so, questi filmati di youtube non sono del concerto di ieri. Semplicemente non ci sono ancora su internet. O forse non li ho trovati. Se qualcuno mi lascia un link in proposito lo bacio in fronte.

mercoledì 30 giugno 2010

LA VICENDA DELLA PATATA

A dimostrazione di quanto ci vuole a farci credere qualunque boiata:



PS: il punto non è che io che non ci ho creduto sono più ganzo di te che ci sei cascato. Il punto è che il mondo è diventato talmente complicato che non abbiamo più gli strumenti per capirci qualcosa. Sappiamo un pezzo, più o meno grande. Io magari più di informatica, tu più di economia, lui più di medicina ... Ma la pura verità è che, anche se dici "ahahah che stronzi quelli che pensano che venga la fine del mondo nel 2012 perchè l'hanno detto i Maya" concretamente non hai alcun elemento per dire perchè si o perchè no.

giovedì 10 giugno 2010

LIKE A PRAYER FOR ALEJANDRO

Ero al bar e leggendo la gazzetta, saltate a piè pari le pagine sul mondiale che sta per partire e i discorsi deliranti dei politicini della situazione sulla tessera del tifoso - titoli che mi hanno fatto pensare "meno male che non seguo più il calcio: con questa roba non voglio aver niente a che fare" - vabbè, trovo un articolo sulle polemiche relative al nuovo video di Lady Gaga, che è questo:



Ora, il tutto mi ha ricordato abbastanza Like a prayer di Madonna, provare per credere:



Su Lady Gaga, ribadisco quanto ho detto anche altre volte : è effettivamente bruttina, mi sta tendenzialmente sul cazzo come tutte le persone che fumano e si sentono perseguitate ... però, secondo me è una grande.

Il suo talento non è tanto musicale, ma visivo : balletti, ambientazioni, colori. E commerciale, e qui mi scattano sentimenti ambivalenti.

Credo sia oggettivamente impossibile provare simpatia per la chiesa, intesa come organizzazione terrena e, per usare i loro termini "secolare". Posso provare al più simpatia per "quel prete di provincia che va avanti nonostante il vaticano" come risposi a quel prete metallaro che mi commentò un post su un passato Gods of Metal.

Per cui quando, a seguito di video come questi vengon fuori i belati dei ciellini della situazione è ovvio che mi stanno sul cazzo.

E son detti belati che sostanzialmente mi fanno invertire la prima reazione che sarebbe di trovare un pò ruffiano e forse scorretto il fatto di sfruttare l'inevitabile polverone che proprio dette galline cielline sollevano.

Così la chiudo, dicendo che Alejandro farà successo e se lo merita (anche se 9 minuti sinceramente son troppi!) e che boh sparar sulla chiesa di oggi è come tirare alla croce rossa, ma il farlo solo per vendere ti fa semplicemente abbassare al loro livello.

Come se Madonna o Lady Gaga (o Steve Sylvester, che aveva chiamato il gruppo o il nuovo album Opus Dei e gli avvocati della medesima organizzazione gli hanno fatto un culo a strisce) fossero dei novelli mahatma.

Oddio, rispetto a tanti forse lo sono ;-) ...

venerdì 28 maggio 2010

LEZIONI DI PIANO

Oggi sono partito da questo:



per poi arrviare a questo (*) (ripreso da http://www.metallized.it/forum/viewtopic.php?f=19&p=43981)

Growl inhale :
-septical gorge http://www.youtube.com/watch?v=WmPzlCS3 ... re=related

Pigsqueal :
-aborted fetus http://www.youtube.com/watch?v=uLz8fjgF ... re=related

Growl exhale:
-Frank Mullen: http://www.youtube.com/watch?v=i6nrglujp1U
-George Corpsegrinder Fisher: http://www.youtube.com/watch?v=fTpQOZcNASw
-Chris Barnes: http://www.youtube.com/watch?v=txCiO3n7Zbg
il growl "cantato" appartiene a questo tipo, semplicemente con meno pressione, in modo da poter avere un minimo di modulazione con le corde proprie

Scream:
-God Forbid : http://www.youtube.com/watch?v=ke8tXIATp1M
-Tommy Vext : http://www.youtube.com/watch?v=QcsM9eiZHaM
-David Draiman (come passa lui da sporco a pulito non lo farà mai nessuno): http://www.youtube.com/watch?v=cOWSNHwph7k

Screeching:
-Darkthrone: http://www.youtube.com/watch?v=SBwu83RR6ZU
-Shagrath: http://www.youtube.com/watch?v=nMg80LiH_kY

E per chiudere così:



Vabbè, via siamo seri :



Basta, stacco, ho lavorato anche troppo oggi...

(*) ho fatto copia incolla e non linkato semplicemente per avere le informazioni che (mi) interessavano tutte insieme e non dovermi scrollare tutto il topic. Non credo di aver leso diritti o privacy o chissà cosa (che per inciso, al di là di quel che c'è scritto sui sacri tomi penso siano stronzate da medioevo, se non per contesti molto specifici, ma questo è solo un parere personale) : se però lo avessi fatto avvisatemi che provvedo.

martedì 25 maggio 2010

Di emo, truzzi e altre genìe

Mi ricordo un pezzo de "La Compagnia dei Celestini" di Stefano Benni in cui i discepoli del Grande Bastardo Algopendante e Pantameleo (mi pare!) si trovano in una piazza frequentata da ragazzini/e del periodo. Il loro discorso, che era un pò quello in cui il lettore avrebbe dovuto identificarsi, in sintesi prima osservava quanto fossero superficiali, inutilmente modalioli e simili, poi faceva il paragone con la propria giovinezza e infine concludeva con qualcosa di questo genere "ma non è che forse abbiamo semplicemente sognato di essere migliori ?".

Questo lungo preambolo, chiuso solo in parte come mi è d'uopo, è il collegamento che la mia mente controrta ha attivato dopo aver trovato roba come questa:





Dunque emo, truzzi, p-goldini e via dicendo.

Ecco, ok, se proprio volete saperlo penso (come la maggior parte dei "vecchi" che si imbattono in queste cose e forse pure dei giovani che si fermano un momento a ragionare) che siano tutte stronzate.

Però, al contrario degli altri vecchi non mi basta chiuder qui la faccenda.

E allora ho pensato : "ma se questi son degli idioti, cosa sono quelli che ho intorno". Così ho cominciato a classificare.

Gruppo 1: Trentenni di merda (altrimenti detti classici)

Trentenni (e oltre) classici, dai, non è che c'è molto da spiegare : un lavoro più o meno solido e palloso. Figli, passeggiate per il centro. Case, macchine, affitti, bollette. Vicini, pettegolezzi e ricordi di una gioventù scapestrata quasi sempre immaginaria.

Riflessione: Ho pensato che in questa categoria rientrano molte persone con cui anni fa ho condiviso parecchio e, non me ne volete, mi sono cascati i coglioni. "Quando sto con loro tutto è tiepido e banale e anche chiaccherare è già un fatto eccezionale", dicevano gli Stadio ....

Immagine simbolo: Carlo Conti che in uno dei suoi quiz (di merda, appunto) ha detto ad un concerrente: "....Ah, bene, da buon quarantenne di sicuro adori la musica degli anni '80". L'immagine è anche e soprattuto la faccia di questo : quella di un pesce bollito, una sorta di paresi con sorriso ebete-accondiscendente, un manifesto che ti urla a in faccia, come un quadro di Munch : uccidimi, spaccami una bella bottiglia in testa.

Pericolosità: 8/10. Perniciosi perchè tendono ad aggrapparsi a te e trascinarti nel loro oceano di negatività. Il trentenne classico avvelena anche te: digli di smettere! Però anche facili da togliersi di dosso: basta dire che fai qualcosa che va al dì là del loro piccolo mondo che fuggono inorriditi.

Gruppo 2: Carrieristi/e rampanti

Abiti classici sul lavoro, casual chic nel tempo libero. Cellulari, blackberry, blue tooth e diavolerie simili. L'energia è il loro tratto distintivo. Per cui vai di meeting, breefing, brainstorming ... noi non vendiamo prodotti ma forniamo soluzioni. Scherzano su tutto, tranne che sul lavoro, assunto a punto centrale della loro esistenza. Abilissimi nell'arte di prendersi meriti di cose che non hanno fatto e camminare sul filo della legalità non hanno il minimo dubbio che essere come loro sia il sogno segreto e irrealizzabile di chiunque.

Seguono il miraggio dell'eterna giovinezza che credono di raggiungere con strumenti quali Facebook, lampade, spinning e simili. Avere mogli/mariti pubblici e amanti (più o meno) privati o guidare velocemente (in genere a cazzo) sono tipici tratti distintivi, considerati all'interno di questa cerchia "fattori critici di successo" o "indici di personalità dominanti" (per usare il loro linguaggio). Donne rigorosamente con tacchi alti assunti a simbolo di innalzamento lavorativo e/o distaccamento dalla massa.

Immagine simbolo: Corona che al processo dichiara al giudice "moralmente quello che ho fatto sarebbe da galera, ma penalmente tu non puoi farmi un cazzo!".

Riflessione: Hanno il limite intrinseco di prendersi assolutamente sul serio : di conseguenza sono abbastanza ben smontabili oltre ad essere fonti inesauribili della più vera comicità (quella involontaria) per chi li ascolta. Colti in evidente fallo (ne commettono ovviamente in quantità, perchè troppo impegnati a fare) incassano e portano a casa se pischelli, ti vincono per sfinimento con un massiccio lavoro ai fianchi di cazzate se senior. La criticità con questi soggetti è data dal periodo di esposizione, un pò come con le radiazioni. Se ci parli per qualche minuto ogni tanto possono essere pure divertenti. Se te li trovi come colleghi o peggio capi, se per qualche ragione vogliono coinvolgerti nelle loro cene, ripatriate, partite a tennis ... festini di rum e cocaina però son cazzi! In più sono assolutamenti portati per il leccaculaggio e la politica, quindi da tenere in contro il rischio di doverseli sorbire come sindaci, assessori o simili a propinarti robe tipo la guerra di pace, i sacrifici duri ma necessari, il rispetto della privacy e via dicendo.

Pericolosità: 6/10. Dannosi se non gestiti o non gestibili.

Gruppo 3: Testimoni della Verità Cosmica

Sono per certi versi una sintesi fra le precedenti categorie. La Verità di cui si fanno testimoni è tipicamente religiosa, ma può essere anche politica o culturale, artistica o addirittura omnicomprensiva (si arriva qui al Tuttologo - Testimone della Verità Cosmica, che direi di poter identificare tranquillamente con Satana). Sono convinti di essere possessori delle Risposte Ultime e sono sinceramente convinti che tu, adeguatamente formato o istruito possa essere un loro degno discepolo. Combinano l'inutilità e la tristezza del trentenne classico con la determinazione d'acciao del carrieriesta.

Riflessione: Essendo il proprio compito visto ad un livello interiore e non sostanzialmente esteriore, niente li può fermare. Quindi non riuscirete mai a toglierveli dai coglioni, qualunque cosa gli diciate. Talvolta è persino inutile picchiarli. Individualmente sono innocui, ma assemblati in una sufficiente "massa critica" possono dar luogo ai peggiori abomini che la mente umana possa concepire. Fatti fra parentesi col sorriso sulle labbra e nella - spesso sincera - convinzione di "fare del bene".

Immagini simbolo: I suicidi di massa di alcune sette religiose odierne.

Pericolosità: 10/10. Scappa.

Gruppo 4: Rivoluzionari in poltrona.

Il Rivoluzionario in poltrona ha nella maggior parte dei casi partecipato in gioventù a qualche tipo di movimento di contestazione. Che sia stato il '68 (ovviamente qui si va a parlare di 50-enni ma il succo è lo stesso), il '77, gli ultras, i centri sociali, il cyberpunk alla fine poco importa. Maturati rispetto a tali esperienze e con una vita attuale di per sè indistinguibile dai trentenni di merda si sentono comunque, in virtù del loro passato in grado di consigliare e giudicare qualunque movimento alternativo odierno. "Ai miei tempi sì che gli si tirava ai poliziotti". "Ai miei tempi si facevano davvero gli scontri". Oppure: "bisognerebbe fare la rivoluzione", sono le frasi tipiche.

Riflessione: Sono caratterizzati dal fatto di essere diventati la caricatura delle cose contro cui hanno combattuto. Pertanto sono, allo stato attuale "meno credibili di Piggy e Kermit" per dirla con Caparezza. In genere ignorano, forse per una specie di amnesia selettiva, il fatto che il tempo ha inequivocabilmente e clamorosamente dichiarato il futuro radioso per cui dicevano di combattere, una clamorosa puttanata e di essere spesso, loro medesimi, la migliore prova di questo sputtanamento.

Immagine: Pino Scotto che dice di essere il vero rocker operaio. O Bertinotti che a(r)ringa.

Pericolosità: 4/10. Assolutamente innocui, perchè alla fine, del tutto fuori dal tempo. Molesti, talvolta se esagerano coi pareri illuminanti che comunque non hanno la forza di sostenere più di tanto come i testimoni. Complessivamente più da compatire che altro.

Ok, ora mi fermo.

Beh, non pretendo di aver esaurito tutte le tipologie.

E non pretendo neppure di essere infallibile, sennò sarei un "testimone" pure io!

Però credo che un'idea mi si è formata nella testa mentre scrivevo queste cose.

Alla fine non si cresce.

Non si matura.

Non si diventa migliori.

Si diventa peggiori nella maggior parte dei casi.

E chi riesce a non appartenere a quella maggioranza che triste lo è (e ancor più triste lo diventerà) è chi riesce a vedere le proprie miserie e magari a riderci su.

Come qualcuno di questi ragazzi, alla fine.

venerdì 21 maggio 2010

IL NOSTRO NUOVO DIO

La peculiarità riconosciuta agli dei in generale è sempre stata quella di essere i nostri creatori.

La cosa che è sempre parsa "divina" non è stata tanto il fatto di creare qualcosa di vivo (lo può fare chiunque o quasi ... con una moglie o ragazza intendo, anzi lo può fare essenzialmente lei) quanto piuttosto di plasmare quello che diventerà vivo, costruirlo secondo le proprie volontà.

Beh, da oggi al club degli dei appartiene anche un certo Craig Venter.

Non so se cose come progetto genoma, Celera e simili vi suonino familiari. Comunque, in breve (mi perdonino quelli che conoscono meglio la faccenda) è successo questo : genoma era un progetto realizzato con fondi pubblici per mappare il DNA umano.

Arrivato quasi a dama, si è stoppato, come la maggior parte delle opere pubbliche. Lasciando però il suo lavoro disponibile per chi volesse proseguire. E ciò ha fatto Venter : ha fondato la Celera, ovvero una sorta di centro di calcolo con cui - con tecniche relativamente banali - ha aggiunto le mappature mancanti.

Venter è per molti versi il prototipo dello scenziato moderno. Anni luce distante dalla concezione se si vuole comune e probabilmente nostalgico-romantica del genio coi capelli arruffati ad armanaccare con cose incomprensibili in uno stanzino buio e polveroso, il nostro ha sempre guardato con egual attenzione sia al lato tecnico che al lato mediatico-commerciale della cosa.

Non il sapere per il sapere. Ma il sapere per sapere e guadagnare, ancora semplificando.

E così siamo alla notizia recente (es. http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=29&IDalbum=26750&tipo=VIDEO). Venter, insieme ai suoi collaboratori ha inoculato DNA costruito ad hoc in organismi unicellulari, privati del DNA originale.

Ha in pratica creato nuovi esseri viventi o meglio ha messo il proprio sistema operativo su hardware esistenti, istruendoli a portare a termine il proprio programma biologico.

Quale programma ?

Quello che si vuole, compatibilmente con l'hardware. E' ovvio che non si può chiedere ad un batterio di scrivere una poesia o sollevare un macigno.

Ma un batterio, o meglio miliardi di batteri potrebbero purificare aree contaminate dal petrolio, così come annientare o mettere in ginocchio nazioni con epidemie programmate ad hoc.

E poi oggi batteri, in un prossimo domani, hardware più potenti ... topi, scimmie, esseri umani, anche.

Se prerogativa divina è quella di creare specie che non esistevano e dirgli "andate e moltiplicatevi" ... beh, dobbiamo da oggi parlare come in Watchmen con il Dr. Manhattan.

"Dio esiste ed è Americano".

venerdì 14 maggio 2010

OGNUNO AL SUO POSTO

Ieri, mentre voi eravate a lavorare per il PIL del nostro grande paese, io ho investito 4 ore di permesso nel concerto dei Parkway Drive:



Il filmato non è del concerto di eri ma dà abbastanza l'idea. O forse non la dà dei momenti di violent dance che ci sono stati, visto che è un pezzo abbastanza melodico.

Comunque, spettacolari!

Al momento il mio gruppo preferito, con un bel vantaggio sul secondo, anche...

inciso: ho letto questa cosa detta da D. Toffolo. C'è l'adolescenza che ad un certo punto necessariamente finisce, spesso per eventi traumatici. Dopo ci sono due possibilità: o si invecchia o si diventa un allegro ragazzo morto. Forse non c'entra. O forse sì.

giovedì 6 maggio 2010

PATTO COL DIAVOLO

Pensavo qualche giorno fa a roba tipo patti faustiani.

Sì perchè alla gente in genere telefonano quelli di infostrada o tele2 per dirgli che se cambiano contratto li fanno risparmiare, li rendono vincenti e gli danno pure la figlia ventenne bonazza e vogliosa ... a me passano di continuo diavoletti a contrattare ...

No la cosa forse è un pò più seria.

Sta così: se il diavolo ti dicesse "hai la possibilità di tornare indietro di X anni : l'unico vincolo è che dovrai morire prima rispetto al previsto di un ugual numero di anni". Ovvero ad esempio se decidi di tornare indietro di 40 anni e diciamo la tua scadenza programmata era 80 anni, domani diciamo nascerai ma saprai di dover morire a 40 anni.

Si può complicare la cosa in vario modo, ovvero il perfido diavoletto può aggiungere anche opzioni tipo ti scordi o non ti scordi quello che sai, hai la garanzia che le persone a cui vuoi bene ti dimenticheranno o comunque non soffriranno e via dicendo.

Ecco, sconti e incentivi a parte il discorso è questo. Quando ho pensato a questa cosa mi son risposto che non accetterei. La stessa idea mi ha in qualche modo disturbato.

Eppure a ben pensarci sarà pur meglio vivere due volte le giovinezza, piuttosto che la giovinezza e una vecchiaia che, detto sinceramente, ogni evidenza la rivela per un enorme cazzo in culo.

Non lo so. Forse abbiamo talmente paura della morte che al suo pensiero ci basta mettere la testa sotto la sabbia.

Oppure c'è anche qualcos'altro?

martedì 6 aprile 2010

UN POVERO RICCO

La nostalgia è una brutta bestia.

Per inciso non credo di essere particolarmente nostalgico, anche perchè sostanzialmente ho meno dubbi e paure oggi piuttosto che venti anni fa e di certo allora non ero più felice.

Avevo forse più "picchi" anche se star qui a parlare di varianze e valori medi mi sembra la solita puttanata da ingegnere.

Comunque, rivedevo ieri "un povero ricco" con Pozzetto e Ornella Muti. E quel mondo con le cabine gialle dei telefoni a gettoni, delle stazioni sempre aperte, delle ditte che sembravano tutte quella di Fantozzi col mega direttore.

E sì ho pensato a quei tempi (quando avevo 6 anni o giù di lì) con una certa nostalgia.

Soprattutto credo perchè tutte le volte che ridanno il film Pozzetto ha sempre i suoi 30 anni (ma è agghindato come ora uno di 60 ... o meglio nessuno gli chiedeva di dimostrarne 18...vabbè, questa mi è spuntata così) e io no.

Come quando rileggo Trainspotting o Bastogne, dove Renton o Ermanno sono cristallizzati nei loro venticinque anni e nel loro mondo per me ormai arcinoto ma sempre più lontano da quello che vedo guardandomi intorno.

Qualcosa forse volevo dire, ma chissà cosa....

giovedì 1 aprile 2010

Amartya Sen in Italia

I diritti effettivi sono qualcosa di diverso da quelli nominali. Sen fa l’esempio del diritto di voto negli Stati Uniti: i cittadini statunitensi hanno un “ipotetico” diritto di voto, ma questo diritto è completamente “vuoto” se essi non dispongono prima dei “funzionamenti” e delle “capacità” necessari per esercitarlo. Questi possono essere molto ampi, come ad esempio la disponibilità di un’educazione adeguata, o l’opportunità reale di avere accesso ai programmi elettorali, o ancora la possibilità di essere curati se stanno male, o molto specifici, come ad esempio la possibilità di recarsi materialmente al seggio o di votare senza la pressione della violenza. È solo quando le barriere sono effettivamente rimosse che i cittadini possono dire di avere veramente possibilità di scelta e, di conseguenza, di avere un effettivo diritto.

(da http://saperi.forumpa.it/story/42287/coniugare-sviluppo-e-liberta-uscire-dalla-crisi-la-lezione-di-amartya-sen-serve-anche?utm_source=FORUMPANET&utm_medium=2010-03-30)

Per chi non lo sapesse Amartya Sen è premio Nobel dell'economia da sempre attento ad evidenziare la falsità di tante delle nozioni (benessere, democrazia etc...) di cui tanti si riempiono la bocca ma che poi hanno nell'effettivo ben misero riscontro.

Uno dei miei miti.

Il 20 maggio è a Roma per una conferenza e forse non sarebbe male andarci....

mercoledì 10 marzo 2010

lunedì 8 febbraio 2010

NEL VALHALLA NON C'E' PIU' POSTO

Sono passati tanti anni da quando l'orda di tifosi del Marsiglia invase la nostra amata Nizza, per la finale della coppa nazionale.

Beh, mancava poco alla fine della partita e loro, in vantaggio per 2-0 e con la partita saldamente in pugno si erano assiepati intorno al terreno di gioco, pronti a gettartsi in campo al fischio finale.

Qualcosa di imprevisto però ad un certo punto successe. Uno si buttò in campo e poi, come le pecore, tutti andarono dietro. Invasione di campo prima del termine della gara, una festa per la loro vittoria e insieme una profanazione del nostro sacro tempio.

Ma avevano fatto i conti senza l'oste.

E per quella magia della sfida degli spartani contro i persiani, A. sceso in campo in un battibaleno con un'asta di una bandiera in mano, ne ricaccia un tot, ben prima dell'intervento delle forze dell'ordine.

Dicendo col suo gesto che qualcuno che aveva ancora il fegato di rischiarsi una lamata in pancia per difendere un mulino a vento c'era, eccome.

Sono passati, certo, tanti anni.

E chi allora era diventato il mio eroe, ora riempie i talk show e i giornali di pettegolezzi da due soldi parlando sulla violenza da persona ormai matura, un pò, passatemi il termine, come un ex playboy che ha messo la testa a posto.

E finisce così, giustamente, nella lettiera della nostra gattina, con la sua effige coperta da bisogni e sassolini maleodoranti, altro che nel paradiso dei guerrieri.

giovedì 4 febbraio 2010

DECENNI DI BALLE

1980: Se credi abbastanza in te stesso e ti impegni puoi ottenere qualunque risultato.
1990: Dobbiamo eliminare il superfluo, gli sprechi inutili, ottimizzare.
2000: La gente è davvero stanca di questo stato di cose e comincia a reagire.

Il 2010 è cominciato da poco, quindi non posso esprimermi ...

giovedì 7 gennaio 2010

BINARY

E' davvero possibile, non ragionare in termini binari ?



Secondo me no, ma al solito io sono con la minoranza.

Tutti quelli con cui in un modo o nell'altro ho affrontato questo argomento hanno creduto di porre la proverbiale pietra sopra la discussione portando il logoro paragone delle gradazioni di grigio. O quelli più naif contrapponendo la mia (presunta limitata) visione in bianco e nero al loro bellissimo mondo a colori.

Al che mi sono quasi sempre astenuto dal procedere, tanto non c'è peggior sordo ...

Vabbè : io penso che, per quanto gli Assemblage 23 siano dei grandi e quel che dicono, almeno come tensione ideale, assolutamente condivisibile sia meglio tentare di separare quel che si crede giusto dall'ingiusto, quanto si ritiene bello da quel che ci pare brutto e così via, piuttosto che, a forza di sfumare tutti i confini sdoganare nel quotidiano qualunque schifezza.

Come puntualmente succede.