martedì 6 aprile 2010

UN POVERO RICCO

La nostalgia è una brutta bestia.

Per inciso non credo di essere particolarmente nostalgico, anche perchè sostanzialmente ho meno dubbi e paure oggi piuttosto che venti anni fa e di certo allora non ero più felice.

Avevo forse più "picchi" anche se star qui a parlare di varianze e valori medi mi sembra la solita puttanata da ingegnere.

Comunque, rivedevo ieri "un povero ricco" con Pozzetto e Ornella Muti. E quel mondo con le cabine gialle dei telefoni a gettoni, delle stazioni sempre aperte, delle ditte che sembravano tutte quella di Fantozzi col mega direttore.

E sì ho pensato a quei tempi (quando avevo 6 anni o giù di lì) con una certa nostalgia.

Soprattutto credo perchè tutte le volte che ridanno il film Pozzetto ha sempre i suoi 30 anni (ma è agghindato come ora uno di 60 ... o meglio nessuno gli chiedeva di dimostrarne 18...vabbè, questa mi è spuntata così) e io no.

Come quando rileggo Trainspotting o Bastogne, dove Renton o Ermanno sono cristallizzati nei loro venticinque anni e nel loro mondo per me ormai arcinoto ma sempre più lontano da quello che vedo guardandomi intorno.

Qualcosa forse volevo dire, ma chissà cosa....

giovedì 1 aprile 2010

Amartya Sen in Italia

I diritti effettivi sono qualcosa di diverso da quelli nominali. Sen fa l’esempio del diritto di voto negli Stati Uniti: i cittadini statunitensi hanno un “ipotetico” diritto di voto, ma questo diritto è completamente “vuoto” se essi non dispongono prima dei “funzionamenti” e delle “capacità” necessari per esercitarlo. Questi possono essere molto ampi, come ad esempio la disponibilità di un’educazione adeguata, o l’opportunità reale di avere accesso ai programmi elettorali, o ancora la possibilità di essere curati se stanno male, o molto specifici, come ad esempio la possibilità di recarsi materialmente al seggio o di votare senza la pressione della violenza. È solo quando le barriere sono effettivamente rimosse che i cittadini possono dire di avere veramente possibilità di scelta e, di conseguenza, di avere un effettivo diritto.

(da http://saperi.forumpa.it/story/42287/coniugare-sviluppo-e-liberta-uscire-dalla-crisi-la-lezione-di-amartya-sen-serve-anche?utm_source=FORUMPANET&utm_medium=2010-03-30)

Per chi non lo sapesse Amartya Sen è premio Nobel dell'economia da sempre attento ad evidenziare la falsità di tante delle nozioni (benessere, democrazia etc...) di cui tanti si riempiono la bocca ma che poi hanno nell'effettivo ben misero riscontro.

Uno dei miei miti.

Il 20 maggio è a Roma per una conferenza e forse non sarebbe male andarci....