venerdì 20 agosto 2010

L'ESTATE STA FINENDO (O FORSE NON E' MAI COMINCIATA)

In questo pezzo sarò banale.

O magari lo sono sempre.

Però il fatto è che l'estate è quasi finita e non me ne sono neanche accorto.

Eleggo questa ad immagine simbolo del periodo:



Ieri sono andato al (campino del) Villone per fare due tiri. E ho trovato parcheggio per puro caso. Pieno così non l'avevo mai visto.

Il pensiero è subito tornato a quegli anni immediatamente successivi alla separazione dei miei, quando passavo l'agosto da mio padre, in genere rimanendo in città e andando a pescare, in piscina e simili. A me che giravo in bicicletta senza mani, per le strade deserte con tutto chiuso. Con 38 gradi fuori. Con gli amici che non c'erano e si aspettava a gloria che tornassero e i pomeriggi che passavano a giocare a Risiko! o Dungeons&Dragons a casa di quei pochi sopravvissuti (presenti) o al campino, dalle 3 alle 7, tirando da solo al canestro, che se arrivava anche solo un tizio per fare un 1vs1 era come aver fatto un terno al lotto.

Ora non c'è più niente di tutto questo. Non c'è più la città deserta tutta per te. Non c'è più (almeno, quest'anno non c'è stata ... ma mi pare che sia qualche anno che va così, al di là di quelli che quando sono 25.00000000001 gradi cominciano a lamentarsi) la "lunga estate caldissima", come dicevano gli 883.

Ci sono questi giorni, in tutto e per tutto uguali agli altri del resto dell'anno, tranne che non faccio la fit boxe e non vado ai concerti perchè palestra e vari locali sono chiusi (anche se le riaperture sono già programmate e messe sui rispettivi siti). E soprattutto non c'è più la magia di quelle estati.

Mi sento, privato di qualcosa, "danneggiato" per dirla con gli Assemblage23.



Forse sabato vado con M. alla Canniccia a vedere il DJ dei Black Eyed Peas, speriamo.

Anche se saranno tutti bimbi qualcosa è infiniti dB meglio che niente come diceva quello.

Che poi era il mio idolo e mi dette solo 27, quando le cose le sapevo, eccome.

Stronzo.