lunedì 30 giugno 2008

IL MIO GODS OF METAL

All'ultimo momento ho deciso di andare al Gods Of Metal che si svolgeva a bologna, al Parco Nord. Ieri gli headliner erano i Judas Priest ed, io come molti, ero lì essenzialmente per loro.

Sugli altri gruppi, senza alcuna pretesa sul mio giudizio e/o di competenze o valutazioni tecniche (l'unica cosa che ho suonato in vita mia era il flauto alle medie con risultati del tutto dimenticabili) posso dire che quelli che mi sono piaciuti di più sono stati gli Obituary : abbastanza vari (si parla sempre di Death!) e coinvolgenti anche se hanno suonato alle tre o giù di lì.

Abbastanza ridicoli ed ingessati i Morbid Angel .. ma magari gli amanti del genere potranno dire un sacco di cose! Certo il pubblico era tutto fermo e questi erano a schiena dritta come se avessero un palo in culo con le loro magliette plasticate e le facce da duri ...

Di ben altro stampo gli Iced Earth anche se alla fine non hanno inciso moltissimo. Gruppo sicuramente tosto, bei pezzi, buon equilibrio fra melodia potenza cantato etc... però alla fine come si dice gli è mancato il centesimo per fare la lira.

Anche se c'è da dire che non hanno suonato con un mega palco ed impianto scenico quale quello dei Judas. Di sera e con tutte quelle trovate magari l'impatto sarebbe stato diverso!

Sui Priest a parte la scenografia alla Kiss da notare una scaletta abbastanza anomala. Boh, anomala per me almeno, nel senso che non hanno fatto tanti pezzi che conoscevo oppure li hanno presi da album famosi (es. British Steel o Defenders Of The Faith) ma con scelte non ovvie (che so Rock Hard Right Free e non Love Bytes o Freewheel Burning). Dell'ultimo album hanno fatto mi pare due pezzi che sentiti così non mi hanno entusiasmato. Lo show comunque è stato rispettabilissimo con Rob Alford che forse ha perso qualcosina di voce però è sempre un grande intrattenitore.

Alla fine sono andato via contento e pienamente d'accordo con la ragazza di C. (che ringrazio anche per il biglietto scontato che mi ha fatt trovare). Queste giornate ti "puliscono" da tutte le piccole merdatine dalla vita quotidiana. Le fotocopie, il telefono che squilla i vicini litigiosi etc...

Il problema è che oggi è lunedì.......

PS: lascio qui alcune foto trovate ora su internet

http://musicametal.blogosfere.it/2008/06/gods-of-metal-2008-day-three-prime-foto-di-judas-priest-iced-earth-morbid-angel-e-tanti-altri-gruppi.html

giovedì 12 giugno 2008

COME DARGLI TORTO ?

Ho poca simpatia per i sindacati che vedo in tutto e per tutto come dei politici. Ricevo, non so perchè una newsletter delle Rappresentanze di Base di Firenze, che fra parentesi non so chi siano. Questi qui di seguito riportati sono dei pezzi presi dall'ultima mail. Si potrebbero fare mille considerazioni sull'innegabile populismo etc... Ma sul concetto di base mi chiedo .... come dargli torto?

Sul fronte del lavoro..peggio che a Kabul !
Ieri 11 Giugno 2008: 10 lavoratori uccisi !


Dall’inizio del 2008 sono ormai 470 i lavoratori caduti in questa guerra non dichiarata, mentre gli infortuni raggiungono ormai gli oltre 470.000…sono cifre enormi, delle quali però purtroppo nessuno tiene conto, né la politica in altro affaccendata, né i mezzi di informazione che spesso relegano queste notizie in qualche piccolo riquadro interno.

Dopo la Tyssen Krupp, dopo Molfetta, ieri abbiamo avuto una nuova vera strage 6 lavoratori sono morti all’interno di un depuratore nei pressi di Catania, mentre altri quattro sono caduti in varie parti d’Italia.

La strage senza fine continua, colpisce dal sud al nord, senza differenza di settore lavorativo, cantiere edile o fabbrica che sia, la morte colpisce sempre i lavoratori. Quei soggetti sociali ormai dimenticati da tutti, si dimenticati perché al centro dei pensieri dei nostri politici governanti e non, c’è solo l’impresa e il profitto.

Le deroghe recentemente approvate dai Governi Europei sulle 48 ore settimanali, e che potranno innalzare attraverso accordi individuali l’orario settimanale fino a 60 ore, saranno sicuramente una fonte ulteriore per nuove morti sul lavoro.

Non vogliamo andare oltre, perché vogliamo dare voce alla nostra rabbia che cresce quotidianamente contro queste morti annunciate in questa sporca guerra, poiché di vera e propria guerra si tratta, tra Lavoro e Capitale, che è il frutto di una lunga stagione di deregulation e di totale subordinazione ai voleri di Confindustria, di abbattimento dei diritti dei lavoratori, di un avanzare smisurato della precarietà, della rimessa in discussione del diritto alla salute ed alla sicurezza.

Di rituali non ne vogliamo più, di condoglianze e pronunciamenti di rito ne abbiamo le tasche piene. Esigiamo invece che il problema della Sicurezza sul Lavoro sia affrontato realmente alla radice, eliminando flessibilità e precarietà che sono alle origini di questi eventi, vogliamo altresì che il lavoro riassuma una propria centralità nell’agenda politica, magari a discapito del loro tanto amato profitto!

Perché si lavora per cercare di vivere e non per morire !

mercoledì 11 giugno 2008

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Confesso che qualche tempo fa, sentite le dichiarazioni del nuovo ministro della funzione pubblica Brunetta, avevo pensato che tutti fanno sempre i soliti discorsi.

I fannulloni, l'efficienza, la meritocrazia ... concetti di per sè inattaccabili da qualunque tipo di critica ma che calati nel concreto lasciano veramente il tempo che trovano.

Forse chi lavora nel privato può rendersi conto solo limitatamente della cosa, ma il punto debole dell'apparato pubblico non è la mancanza di leggi ma la deliberata volontà di aggirarle.

In un contesto dove questa volontà cala dall'alto, ciascuno arraffa secondo quello che può e secondo quanto la sua coscienza gli permette, in modo inversamente proporzionale al grado nella scala gerarchica.

Per cui il mio parere è che sarebbe più corretto cominciare a punire prima chi ruba una casa e poi concentrarsi solo alla fine su chi ruba una mela (tradotto: iniziare dall'eliminare i meccanismi clientelari ai vertici politici e ammistrativi quali incarichi dirigenziali politici e non basati su veri meriti, privatizzazioni selvagge a vantaggio di aziende/amministratori scelti ad hoc, gare pilotate, valutazioni dei dirigenti "bulgare" etc...).

Comunque, a parte tutto è giusto che ognuno possa avere la propria idea.

Del resto chi vi parla, oltrechè metallaro è anche impiegato pubblico, quindi ........ vade retro Satana !!!! (che dite, se lo scrivo con la maiuscola devo aspettarmi degli uomini vestiti come l'agente Smith di Matrix che mi aspettano stasera davanti a casa ??!!).

Brunetta però ha detto una cosa che me lo ha portato in luce positiva. Per lo meno così oggi era scritto sul giornale.

"Se non riesco a risanare la Pubblica Amministrazione entro un anno, mi dimetto".

Mi piace il capitano che affonda con la sua nave.

Per cui auguri Brunetta, sinceri.

A meno che non si tratti delle solite promesse da marinaio...

martedì 10 giugno 2008

METALLARI, BRAVA GENTE

Questa frase mi era venuta in mente circa 15 giorni fa. Ero andato da solo in un locale a Reggio Emilia, il fantastico TempoRock.

Chiaramente non conoscevo nessuno ma ebbi l'ennesima conferma di quanto una maglietta ed il conoscere quelle solite canzoni siano le uniche cose che un gruppo di metallari ti chiede per farti sentire uno di loro.

Alla fine della serata era come se fossero tutti non dico vecchi amici, ma almeno buoni conoscenti, a forza di poghi, cinque scambiati, cori gridati insieme stonatissimi e con un inglese spesso inventato (almeno così era il mio!).

I metallari, un genere di persone che, al contrario di tanti altri - e fatte ovviamente le debite eccezioni, ma questo è vero per ogni ambito - forse proprio nell'essere un pò troppo NERD rispetto ai vari vincenti della vita ha il suo limite e contemporaneamente la sua grandezza.

Comunque, ad una settimana di distanza, trovo sul giornale la periodica filippica contro i metallari del predicatore (del cazzo) di turno, tal Don Aldo Buonaiuto per il quale non si può neanche invocare la scusante del rincoglionimento senile dati i 37 anni di età anagrafica ivi citati. Alcune perle:

Possono bastare una maglietta nera, una cameretta tinteggiata dello stesso colore, il rimbombo della musica metal per aprire in famiglia il capitolo del figlio satanista? "Non è che possono devono bastare!".

I genitori devono allarmarsi : quando vedono il figlio in divisa che torna da un concerto metal con una maglietta nera, la conserva come un cimelio e la indossa anche per andare a scuola devono alzare le antenne.

Potrei anche proseguire.

Il fatto è che a leggere queste robe non so se ridere per la loro assurda demenzialità o piangere pensando alle folle di censori e pasionarie che le sottoscriverebbero appieno.

Io non sono nessuno per dire chi è il diavolo e dove sta. Ma se dovessi scegliere direi di sicuro che sta più dietro questi moderni Savonarola che dietro quei ragazzi che ho conosciuto a Reggio.

Ah, a proposito.

Oggi a lavorare sono venuto con la maglia degli Slipknot.