lunedì 25 agosto 2008

IL MODELLO INGLESE

La recente e sofferta vittoria degli stati uniti sulla spagna nel basket alle olimpiadi mi dà modo di riflettere su un tema che mi è sempre stato, cosme si suol dire, sulla punta della penna ma che per un motivo o per l'altro non era mai caduto sul foglio.

L'argomento è quello della presunta necessità per l'italia di introdurre il fantomatico modello inglese in vari ambiti ma in particolar modo quello sportivo (combattere la violenza negli stadi, fair play etc...) e politico/sociale (bipolarismo, privatizzazione massiccia della pubblica amministrazione etc...) al fine - altrettanto fantomatico - di "migliorare le cose".

Sì, insomma l'idea di base è che "qui un sacco di cose non vanno .... bisognerebbe copiare di più dagli inglesi".

Il mio parere è che a forza di voler copiare gli inglesi ci siamo persi l'occasione di guardare chi ha fatto veramente dei passi da gigante e che ora giustamente guarda noi ed altri paesi del terzo mondo dall'alto in basso : la Spagna.

Ammetto di avere un debole per questa nazione e per la sua gente, non solo perchè quello in Spagna è stato il mio primo viaggio all'estero in condizioni quasi pionieristiche quando io ed i miei compagni di viaggio avevamo la tenera età di 17 anni.

Beh, allora ricordo che visitammo un paese che "sembrava l'italia, diciamo con una ventina d'anni di arretrati e un pò più povero". Della Spagna credo si conoscevano le imprese calcistiche del Real ma poco altro. Da un certo punto di vista (sbagliando d'accordo ... risparmiatemi la palla del giusto atteggiamento di confrontarsi con le culture diverse, ok?) guardavamo quella gente dall'alto in basso, come quando ad esempio in uno pseudo centro commerciale mi misi a giocare con un PC dove era installato l'Autocad 2.17b e la gente mi guardava come se fossi un alieno.

Tanti anni sono passati da allora e la mia più recente visita in Spagna è alla fine non così recente, ovvero risale a tre anni fa. L'impressione però è che la Spagna in questo periodo abbia fatto quel che avremmo dovuto fare noi se non ci fossimo persi in tanti tentativi di scopiazzare modelli che non c'entrano niente.

Ha mantenuto le sue radici e ha cambiato con giudizio sorpassandoci da tutti i punti di vista. L'impressione è quella che in Spagna si viva e ci si diverta meglio, si abbia un rapporto più sereno con la classe politica (Eta a parte, intendo, ma quella mi pare un'altra storia, noh?) e lo sport sia migliore sia per risultati che per partecipazione popolare.

Questo è quanto, almeno per me.

Concludo con le immortali parole di Fantozzi (dette nello specifico a proposito della mitica corrazzata Potiomkim o come cavolo si scrive):

"Per me il modello inglese .... è una cagata pazzesca!"

Anche se qui pare che sia pieno solo di gente che 'sta a 'sbavà sui posterre della Taccher...

mercoledì 6 agosto 2008

CREDO CHE SPESSO SONO INUTILMENTE TROPPO SEVERO CON ME STESSO

"Persino un orologio rotto ha ragione due o tre volte al giorno."
(Pippo)