lunedì 7 aprile 2008

NON SO QUANTI MATRIMONI, MA DI SICURO UN FUNERALE

Giornata di derby (parlo di Montecatini-Pistoia di pallacanestro, 26-esima giornata del campionato di serie A2) ieri, o meglio di 3/4 di derby visto com’è finita (a lancio di roba da parte della curva termale) con risultato di +14 da parte nostra che molto probabilmente sarà confermato (l’alternativa è il 20-0 a tavolino).

Qui mi piace scrivere qualche considerazione personale e sottolineo personale su quanto accaduto visto che c’ero in mezzo. Non so se è condivisibile o no e del resto non è così importante. Se qualche punto di contatto con la vostra idea o posizione (chiunque voi siate: individui, gruppi ultras o di monache di clausura etc...) c’è bene ma in fondo non è quello che conta. Non ho nemmeno un punto dove voglio andare a parare per la cronaca: in ogni caso come sono spesso solito dire “rappresento a stento me stesso”. Si parte...

Ci sono in prima approssimazione due tipi di figli : quelli che tendono a replicare molto del comportamento dei propri genitori, nei quali in sostanza si identificano, e quelli che invece hanno sempre visto come un qualcosa di doveroso il fare l’esatto contrario.

Io appartengo a quest’ultima categoria. Sono stato cresciuto a forza di “sani valori borghesi”, nonché di “sani valori dello sport” tanto solidi e sani da avermi subito messo la pulce nell’orecchio. Comunque, robe tipo la bellezza del gesto tecnico, la vita da atleta, il fai play … esposte da chi (mio padre) ama quel mondo alla follia e che io stesso, ora che sta per andare in pensione, faccio molta fatica a non vedere come professore di educazione fisica. Vista la mia predilezione per la pallacanestro la mia educazione passava andando a vedere l’allora Maltinti (erano gli anni 84-85 o giù di lì) al vecchio auditorium e, per non far torto a nessuno perchè la lealtà e l’equilibrio innanzi tutto, anche la Panapesca degli allora giovani emergenti Boni e Niccolai.

Come dicevo questi valori li ho progressivamente sentiti via via più estranei man mano che gli anni facevano il loro corso. Ho sempre pensato che se si riduce lo sport a gesto tecnico lo si priva della sua funzione principale : quella sociale, nel senso di unire e dividere … nel senso di far provare delle emozioni in questa società sempre più cloroformizzata e allo stesso tempo schizzoide. Che il basket, nello specifico è bello, mi piace guardarlo e (con le mie ridotte capacità) giocarlo ma che, privato della gente sugli spalti che soffre, gioisce e tutto il resto restano dieci ragazzetti spesso presuntuoselli e viziati (cosa più vera per il calcio ma il concetto è il medesimo) che corrono dietro ad un pallone.

Così se dovevo scegliere fra le curve, chiassose e talvolta irrazionali o violente e le tribune dei fini intenditori o dei modaioli dell’ultima ora ho sempre preferito le prime. Forse oltre ad essere un cristiano (con svariati dubbi e tentennamenti) sono anche uno dei pochi esempi di Ultras …. non praticante ! Finora non ho mai buttato in campo neanche una palla di carta, ho preso una volta delle manganellate perché mi sono trovato nel punto sbagliato al momento sbagliato e non sono uno che se le cerca né che ama particolarmente il fare a botte. Ma, per la cronaca, non penso che chi lo fa sia la rovina del mondo o per lo meno non una delle prime cause del disfacimento che è sotto gli occhi (foderati di prosciutto) di tutti.

Tornando a noi, dico che non potrei mai stare in un “commando di assalto” – lo dimostra il fatto che mi sia staccato dall’ambiente della Pistoiese al momento dell’ascesa delle Brigate Arancioni degli anni 93/94 che stavano prendendo un po’ quella direzione – ma mi sono sempre piaciuti il clima della trasferta, gli striscioni il fatto di ribellarsi ad un sistema che alla partita come nella vita ti vuole al tuo posto e alle loro regole, magari pronto a lasciarlo quel posto al Corona o al mafiosetto di turno. Anche assumendone i rischi del caso (sono perfettamente conscio del fatto che va bene il non volerle cercare, ma a volte sono le botte che cercano te … ma questo non è diverso da quel che succede in macchina, o anche al campino o sul posto di lavoro … in qualunque posto dove vi sia competizione alla fine, cioòè quasi ovunque).

Così ieri c’ero anch’io nella curva est per vedere il funerale degli odiati rivali di sempre, i montecatinesi prossimi alla retrocessione sul campo e alla scomparsa amministrativa sotto i colpo della nostra squadra che, una volta tanto veleggia abbastanza tranquillamente nelle zone medio-alte della classifica dopo aver centrato e superato tutti gli obiettivi per cui era stata costruita.

La partita sul campo non è un massacro ma è un lento lavoro ai fianchi di una squadra (la nostra) chiaramente superiore, con gli altri che cercavano di resistere per quanto potevano ; ma come si suol dire … non si può cavare il sangue dalle rape.

Così ad un certo punto gli ultras avversari danno il via ad un gesto che avevano promesso : il far sospendere la partita, cosa ottenuta con svariati lanci di rotoli di carta igienica bagnata in campo. Il match è sospeso definitivamente a 1 minuto circa dalla fine del terzo periodo.

....

Cavolo, mi rendo conto che dovrei scrivere un libro …. Non ce la faccio a riassumere tutto !!
Concludo col solo riportare alcune considerazioni:

Tutti ora stanno sparando sull’Onda d’Urto (gli ultras dei termali) e sulla loro anti sportività. Il che può essere un parere condivisibile o meno : secondo me il lancio di carta igienica non è stato peggiore di tante altre cose, anzi la trovo una forma di protesta tutto sommato equilibrata, comprensibile per chi è venti anni che dà tutto o quasi per qualcosa e si vede preso per il culo.

Mi sento di condannare invece il lancio di oggetti, le scritte filo naziste al palazzo di Pistoia ed i ragazzetti di 18 anni con maglie nere e look da fasci. Mia nonna che l’ha vissuto può dire di essere (stata) fascista : questi sono solo dei Corona che hanno scelto una marca diversa e che come tali dovrebbero essere stroncati né più né meno.

Sui forum ora è tutta una profusione di lodi per i tifosi di Pistoia e la loro sportività e gli applausi a Niccolai a fine partita. Ora, a parte il fatto che gli applausi erano ironici, questa ipocrisia proprio non la sopporto. Io non credo che a parti invertite sarebbe successo qualcosa di molto diverso e la dimostrazione è il petardo di Cremona (spareggio Pistoiese-Lumezzane per la B per chi ha la memoria corta). Anche ieri c’era pieno di gente mai vista o di evergreen di cui nessuno (io di sicuro!) sentiva la mancanza e che si mettevano a lanciare i cori o a fare i tosti coi poliziotti… Non so come sia possibile garantire in anticipo sul comportamento di certa gente, esattamente come di quegli idioti che ieri si erano aggregati con l’OdU.

Questo per ora è quanto.

Ed è sempre meglio delle stronzate con cui ci stanno sommergendo quei putrefatti dei politici in vista dell'ennesima messa in loro onore.

Invece di un bel funerale ....

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione

Immagina uno slogan detto da una voce sola
è debole, ridicolo, è un uccello che non vola
ma lascia che si uniscano le voci di una folla
e allora avrai l'effetto di un aereo che decolla

La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente

Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura

Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce

Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all'ennesima potenza

La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente

Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura"

Daniele Silvestri, singolo di debutto, 1994

Parola per parola ciò che pensavo e penso sull'argomento tifo da stadio e manifestazioni di piazza.

Anonimo ha detto...

Conosco bene questa canzone.
E' bella, capisco la logica, ma non la condivido.
Soprattutto perchè alla fine credo che ci siano cose peggiori dell'essere irrazionale, violento o fascista.
Alla fine credo conta sì quello che si fa e come. Ma è per me è molto importante anche il perchè.

Anonimo ha detto...

1987 o 1988.Lucca.Trasferta per vedere un Montecatini - Pistoia di basket ante litteram.Scendiamo dal treno.Siamo tanti.Quttro o cinquecento.Dobbiamo camminare lungo le mura - meravigliose! - di Lucca per arrivare fino al palazzetto.Tutti in fila come opliti.Circondati dalla polizia pagata per contenerci (bastardi pensavo all'epoca ma ancora Pasolini aveva da arrivare per me...).Ad un certo punto tutti a cantare "ollelle ollallà Lucca brucerà Lucca brucerà".Ganzo.Forte.Ma sì.Irrazionali.Violenti.Fascisti(per me fascista significa soprattutto violento non solo "a favore di un dittatore").Bruci la città coem avrebbe detto anni dopo Irene Grandi con testo del Bianconi.Dò di gomito ai miei adolescenti compagni di baldoria e dico "Certo bruciare una città più bella della nostra...".Nello stesso momento, pochi metri avanti a me,il questore di Lucca, un tipo meridionale e tracagnotto,agguanta per un braccio uno dei capetti ultrà e gli pianta il grugno sul viso urlandogli:
"Che cazzo bruci te eh? Che cazzo bruci? Stupido! Vai a vedere la partita e non rompere i coglioni!"
Io rimango abbastanza titubante di fronte alla scena.Voglio dire...come faccio a continuare a cantare cose in cui non credo, imposte da gente idiota,con la sola scusa di appoggiare il tifo della mia città? Smetto di cantare tutte quelle canzoni che non mi piacciono o che reputo stupidamente violente. Morale dopo pochi mesi smeto di cantare del tutto e mi trasferisco armi e bagagli nell'altra curva.
Dove poi succederanno avventure di altro genere, ma grazziaddio, SINGOLE, con la mia faccia (e quella di Klaudio)e non con quella informe e vigliacca della massa...
P.S.Il mio è solo un contributo alla discussione sia ben chiaro, ma che ovviamente corrisponde anche al mio pensiero.

Anonimo ha detto...

ANSA)-MONTECATINI TERME (PISTOIA),17 APR- Il commissariato di Montecatini Terme ha inoltrato al questore e all'autorita' giudiziaria la richiesta di sette 'daspo'.I provvedimenti riguardano altrettanti tifosi della locale squadra di basket per i fatti durante il derby di Legadue fra l'Agricola Gloria Montecatini e la Carmatic Pistoia. La partita venne interrotta a 11 minuti dal termine per il continuo lancio di rotoli di carta igienica in campo. I 7 tifosi sono stati individuati grazie alle immagini di una tv locale.

Ecco, così anche quelle povere merde della tv locale che mi fa pena solo nominare hanno avuto il loro momento di gloria...

Anonimo ha detto...

Io ho trovato la portesta degli ultras molto civile, una volta ogni mai non c'è stata violenza o distruzione. Il risultato ed i commenti però sono stati gli stessi, ormai tutto sta scritto: loro hanno protestato civilmente (la carta igienica non fa male a nessuno) però hanno osato protestare e questo oggi non va bene. Per quello che riguarda il comportamento impeccabile degli ultras pistoiesi mi scappa da ridere. Gli applausi erano falsi eppoi quando si vince e si vede gli odiati avversari retrocedere è molto ma molto facile comportarsi bene. Io che, pur essendo tra gli ultras pistoiesi, non riesco ad odiare Montecatini (mi manca tutto il pregresso)dico che mi siete stati proprio simpatici.