venerdì 18 ottobre 2013

MILANO-BOLOGNA COAST TO COAST

Eccoci sul solito intercity, Vecchio e un pò puzzolente ma con nove euro me la cavo e non è un dettaglio da poco. Sono di ritorno da Milano come succede quasi tutti i sabati da un paio d'anni a questa parte.

Ma ora l'estate sta finendo e in spiaggia di ombrelloni non ce ne sono (quasi) più. Di lezioni ne rimangono solo pochissime e poi, questa insperata e strampalata esperienza, sarà finita.

Milano è diventata a buon titolo la mia terza città e sinceramente non l'avrei mai detto, io che mi sono sempre professato anti milanese convinto.Non che sia diventato d'improvviso un amante di inter o milan, di via montenapoleone, della borsa e via  dicendo. Ma certo ho scoperto qualcosa di diverso oltre la Milano da bere della televisione e del cinema con cui, volente o nolente, sono cresciuto.

Ma tutto questo è quasi passato. Niente più parco dell'ex Paolo Pini, niente serate all'Alcatraz o al Rock and Roll strappate a fatica al riposo dopo le sveglie alle cinque. Niente più autobus e metro e lezioni in questo status di universitario riguadagnato e riperso.

Proclami bellicosi sarebbero quelli del ripartire da qui; pianificare altre cose, stimoli esperienze perchè quella scrivania da impiegatuccio che sento tanto sento stretta non finisca per soffocarmi. Ma non so: forse ho bisogno di recuperare un pò di energie prima di attaccare di nuovo o forse dovrei solo cominciare a accettare che le cose finiscono anche.

Il prof. di stamani, decisamente in là con gli anni, nel suo divagamento che dall'informatica lo ha portato a parlare dell'intero scibile, ha detto di voler vivere ma nel contempo di aspettare la morte senza il bisogno di negarla o di trovargli un senso a tutti i costi.

Mi chiedo se sarà così anche per me. Se riuscirò mai a raggiungere una condizione di assenza di rimpianti così limpida e serena, specie mentre vedi che tutto intorno a te pian piano finisce o, altre volte, crolla all'improvviso.

Siamo solo a Fidenza, il viaggio è ancora lungo. In tutti i sensi. Si spera.

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