venerdì 27 marzo 2009

SCUSATE SENZA OFFESE, IO SONO GRAN TURCHESE...

Forse mi devo flagellare con il cilicio perchè sono un privilegiato, parlo bene perchè ho la bocca piena e tutto il resto.
Però piuttosto che farmi assumere come vigilino, tantopiù a tempo determinato - cosa che a dire dalle civette dei giornali è quasi una delle massime aspirazioni di molti ragazzi della zona - preferirei essere preso a palate nei coglioni. Con la pala che colpisce di traverso, anche...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho detto la stessa cosa stamani in macchina con la Rachele e manca poco mi piglia lei a palate...
Meglio morto che vigilino!
R.

Anonimo ha detto...

Vigilino significa pizzardone immagino.
Dunque si, concordo pienamente.
Perché va bene che tutti ci vendiamo in qualche modo a qualcuno, ma proprio così no!
P.

mummu ha detto...

Non concordo. Certo uno si deve scegliere un lavoro che sia anche moralmente accettabile e soprattutto consono alle proprie aspirazioni, e certo i vigilini servono solo a far fare cassa ai Comuni, ma non ci trovo nulla di ributtante.
Trovo appunto ributtante che un comune come quello di pistoia (e stavolta la minuscola è volontaria) debba assumere 80 vigilini.

ermanno ha detto...

Scusami ma quello che dici è contraddittorio: sarebbe come dire "odio la violenza" e poi andare a fare il mercenario....

In altre parole, non ho mai creduto al discorso dietro il quale si parano i militari (toh!) : "eseguvo solo degli ordini". La responsabilità individuale rimane, eccome! Anzi per me, come avrai capito leggendo questo moribondo blog è l'unica cosa che conta.

Per cui trovo una valida scusa per fare il vigilino solo il morire di fame o robe del genere.

Oppure l'affermare candidamente che l'unica cosa che ti interessa (il "ti" non è riferito a te personalmente eh!) sono i soldi. Allora in tal caso prendili, ma non venire a rompere poi i coglioni se il mondo è uno schifo etc... etc...

Almeno questo è il mio modesto parere.

Se non siete d'accordo meglio ... magari vi abboneranno qualche multa ....

Ermanno