L'altra settimana sono stato con la mia ragazza a vedere il film "Non è un paese per vecchi". A lei non è piaciuto per niente, anche perchè ci siamo finiti andando a caso (si sapeva che aveva vinto degli oscar ma niente altro) e in testa aveveva più un film di svago, tipo "Notte prima degli esami" o giù di lì.
Il film in questione si è rivelato tutto l'opposto : claustrofobico ed angosciante pieno di situazioni lasciate un po sospese, proprio quelle che poi ti fanno frullare il cervello a 10000 altro che distenderlo!
Comunque, anche se mi astengo rigorosamente da commenti tecnici sulle scene, il montaggio analogico, gli stivali dei soldati e la carrozzella col bambino, che lascio a chi ha competenze cinematografiche da esporre (viziosamente?) devo dire che alla fine a me non è dispiaciuto.
Ci sono tanti possibili significati del film, ma uno, e forse il più ovvio, è appunto quello espresso dal titolo. Combattere il crimine, e generalizzando, combattere per la propria vita, non è più una cosa da vecchi.
Oggi occorre essere giovani, energici, brillanti etc... per fare anche una qualunque cazzata ... un pò come diceva (ahinoi) Carboni in "Ci vuole un fisico bestiale".
Gli anni '70 (mi viene in mente in proposito il film Family Life) sono stati i primi ad introdurre il contrasto generazionale : la famiglia come lagher, i genitori come nemici. Dopo si è cercato un pò di ridurre la frattura : i genitori si sono un pò ammodernati ed i figli un pò ammorbiditi ... ma, nonostante la cavalcante ipocrisia dei papaboys niente era o poteva tornare ad essere come prima.
Con le sue vittime, come in ogni guerra : i vecchi appunto ...
Ecco tutte queste considerazioni mi hanno portato a domandarmi quale sia ora il rapporto fra genitori ed adolescenti anche se il problema al momento è ben lontano dal toccarmi direttamente (nelle vesti di genitore intendo).
A questa mia domanda ha risposto parzialmente il telefilm Skins che danno su MTV la domenica verso le 11. Innanzitutto devo dire che mi è sembrato splendido !
Lontano anni luce dai vari OC e simili e molto vicino invece da un modo di raccontare alla Irvin Velsh che mi piace un sacco.
Onestamente, poi, non so cosa voglia dire avere 17 anni oggi a Londra, ma, ammesso che il mio immaginario sia corretto, credo che sia molto simile a ciò che nel telefilm è rappresentato. E sia detto fra noi, se i 17enni Londinesi o meno sono simili ai protagonisti di Skins .. beh, mi stanno simpatici.
Soprattutto condivido appieno questo ignorare il mondo degli adulti. Non sono più nemici, sono delle pure nullità e basta. D'altronde ho sempre pensato che l'unica misura del nostro valore sono i nostri risultati concreti e da questo punto di vista il mondo che viene lasciato ai ragazzi di oggi è uno schifo, ergo ...
Stavolta non ho una formula finale per riassumere il tutto e portare una tesi, un pò come nelle canzoni di De Gregori. Questo è, non ho molto altro da dire.
Alla prossima.
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2 commenti:
ECCOLO!
TROVATO!
Questo va no te preocupe.
Se volete DAVVERO deprimervi guardando un film, che ultimi dieci minuti solo "normali" a parte, è un capolavoro assoluto di disincanto e di cinema, bè recatevi al primocinema disponibile e guardate ONORA IL PADRE E LA MADRE.
E pensate che il regista ha solo 84 anni...
Ciao Riccardo e benvenuto sul nuovo blog che si spera non mi pianti in asso come il vecchio...
Mah, mi sa che se porto M. a vedere un altro film profondo e/o depressivo mi molla ...
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