Mi è venuta voglia di parlare di film. Non sono nè quelli del 2010, del 2009 o che. Sono film che ho visto relativamente di recente. E sono solo impressioni : se siete degli intellettuali e volete sentir parlare di montaggio analogico e stivali dei soldati andatevele a cercare da qualche altra parte.
Jennifer's Body: 7+
Voglio dire, l'avete vista l'immagine che ho messo. Ah, ecco. Nient'altro da dire. Se non che ora se l'è presa Brian Austin Green quel tipo insulso di OC (o forse era Berverly Hills .... o cosa?) .... ma che cos'è una donna sposata se non una donna sola con un marito, come diceva non-mi-ricordo-chi ? Questo perchè credo sia unamanamente impossibile per me parlare di un film con Megan Fox senza parlare DI Megan Fox.
Premesso questo però ho trovato il film acuto e divertente, al contrario di tutti gli altri. Eleggerei questo film il "Morte a 33 giri" degli anni 2000 e questo per me non è un complimento, è una candidatura nella hall of fame.
Trama: non c'è. Nel senso che i temi sono quelli classici del film horror-adolescenziale americano: la scuola, il ballo, la figona e gli sfigati, il rock, la musica del demonio.
Solo che su un tessuto topico che più topico non si può ci si attacca una vena di raccontare frizzante. La scena del sacrificio con Adam Brody (sempre di OC) in veste emo che spiega alla futura vittima le motivazioni del suo gesto è da sbellicarsi (o forse no perchè un'idiozia del genere non è poi così lontana da certi 18-enni della cultura-amici, italiani o americani che siano). E il goticone che si gasa con la sua musica di morti e sangue e poi quando se li trova davanti davvero è quello che se la fa più sotto.
C'è chi ha definito questa classica storia di iniziazione in cui Amanda Seigfried (voglio dire una che a confronto della Volpe d'accordo ... ma che in generale ... buttala via!) passa da sfigata occhialuta a novella Jackie Chan che fugge dal suo penitenziario per avere la sua vendetta, troppo furba e curata per essere un B-movie e troppo poco profonda per diventare un cult.
A me ha divertito e messo di buon umore, oltre a farmi pensare qualche voltà "cazzo, è assurdo, ma è davvero così". Ed è questo ciò che chiedo ad un film, mi verrebbe da dire in generale.
Avatar 7.5
Eccoci qui all'oggetto delle contese filmografiche per eccellenza. Da una parte quelli che hanno esaltato gli effetti speciali ed emozionali, dall'altra chi ne ha evidenziato gli alti costi portando paragoni tipo "questo documentario fatto da un regista tazakistano sulla cultura del Bogo-Bogo nei tamai nadul è costato quando 10 secondi di avatar ma mi è piaciuto 1000 volte di più".
Boh, i gusti son gusti e io non sono un intenditore di film. Però che vi devo dire, a me avatar ha preso. La storia certo, non è nuova. Ma era nuova quella di guerre stellari? .... e del 90% dei film di avventura? Vien tutto da lì, dai greci contro i persiani, da maratona, salamina e le termopoli. E' l'uomo libero contro l'impero del male. E' anche qui un topos: e anche qui per me il problema non è citare, ma come si cita.
E i temi sono tanti, anche quello di un paragone internet-natura che mi è parso interessante : gli esseri viventi di Pandora sono di fatto collegati fra loro in un'unica mente alveare, direbbe Dan Simmons, una rete di elaborazione naturale, possibile evoluzione della rozza immagine di una cosa di questo tipo con cui lavoriamo tutti i giorni (internet).
Così a me è piaciuto e alla fine quando sono uscito ero pure un pò blu, tanto è vero che un bambino mi ha chiesto di firmargli un autografo perchè non aveva mai visto uno dei puffi in carne ed ossa.
Robin Hood 5.5
Qui secondo me casca l'asino. Un film che al contrario dei precedentemente descritti non nasce dichiaratamente come fumettone ma che senza volerlo lo diventa. Scene inutilmente crude (tipo gli abitanti del villaggio di robin bruciati vivi nelle capanne) per suggerire realismo unite a scene imbarazzanti, tipo lady Marian che indossa armi (è proprio il caso di dirlo!) e bagagli per combattere a fianco del suo uomo oppure Robin che va bene che è (o meglio diventerà) il principe dei ladri, ma via prendere uno con una freccia a mezzo chilometro di distanza, in corsa è roba che neanche Steven Segal o Van d'Hamme.
Particolarità di questo Robin Hood è che è un prequel: ovvero non si parla tanto del nostro che ruba ai ricchi per dare ai poveri ma del perchè un tranquillo (si fa per dire) soldato attento essenzialmente ai cazzi propri diventa il capo della nota armata brancaleone di simpatici filibustieri.
Tanta carne al fuoco: la giustizia, l'usurpare il nome di Dio, il ruolo del caso ... ma posso dirlo? .... per me stavolta Ridley Scott ha fatto un tavolo a 3 gambe...
Sherlock Holmes 5
Interessante l'idea di uno Sherlock geniale e disadattato, una specie di figura tipo il compianto Joker-Heath Ledger in Batman. Però tutto un pò troppo spinto all'eccesso. La trama onestamente sta su coi fili e sembra un pò quelle storie di Scooby Doo in cui alla fine Shaggy e gli altri ricostruiscono tutti i dettagli. Il combattimento con Sherlock alla rambo-con-addominali-a-tartaruga, nella londra del 1800 ci sta come il cavolo a merenda. E poi la conclusione col rimando all'inevitabile Sherlock II. Credo che ne farò o meno, grazie. Yes We Can.
Basta Che Funzioni 8
Non sono un grande amante di Woody Allen. Rifuggo in genere i suoi film, troppo intelligenti per il sottoscritto. Questo l'ho visto per caso, non sapendo di cosa si trattasse. Ma mi è piaciuto, assai.
Un pò perchè mi sono rivisto nel protagonista (ecco questa è una interpretazione e un personaggio vivo, per me) e nella sua vicenda. Sforzarsi di capire e comprendere e alla fine trovarsi solo con il disincanto per quello che è il genere umano. Un'accozzaglia rozza ed egoista, superficiale, patetica ... spesso anche poco divertente. Tu prima di tutti.
Insieme però anche il voler vivere, la forza di andare oltre i propri limiti ed il razionale ... la gioventù in sintesi, che all'improvviso irrompe e - se sei fortunato - ti permette di andare avanti, almeno per un altro pò.
La storia è quella di un fisico ormai anziano e misantropo (Boris Yellnikoff, Larry David) che si imbatte in una ragazzina (Evan Rachel Wood) senz'altro non intelligente quanto lui ma ancora disposta a cogliere quelle occasioni di felicità che la vita comunque ti offre. Intorno a questa base ruotano tutta una serie di personaggi, approfonditi a diversi livelli (talvolta più, talvolta meno) quasi sempre divertenti ed arguti.
Si sorride, si pensa e si passa bene l'oretta e mezza andandosene con una sensazione positiva pur senza quell'alone di felicità da villaggio, perchè l'happy end è talmente improbabile (tutti si ritrovano nella casa di Boris ... sembra quasi "Rag. Arturo de Fanti Bancario precario ! (*)) che lo si assimila come un'aspirazione, una tensione ad un coniglietto di pezza che si chiama felicità, senza cercare il quale neanche il più disincantato dei cinici può vivere, sad but true.
(*): Considerazione: Ma se Villaggio fosse nato in America, sarebbe diventato un personaggio di fama mondiale, alla Woody Allen ? Per me si....
lunedì 19 luglio 2010
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4 commenti:
a jennifer Body mi venne vicino di posto un tizio che pareva un maniaco, stette tutto il film a parlare da solo e commentando " no bada che fia.... guarda lì..."per fortuna non passò ai fatti....il peggiore Robin Hood, jennifer Body e Woody Allen i migliori.
Juri.
Ciao!
Un pò come quando uscì Zorro e la gente quando inquadravano Caterine Z Jones faceva oooooohhhhhh ...
Robin Hood effettivamente ridicolo ... e nel film di Woody mi è sembrato di vedere me da vecchio.
Anche Avatar per me non era malaccio ... mi sa però che qui tu non sia troppo d'accordo ...
"Rag. Arturo de Fanti Bancario precario!" è un film strepitoso!
Quando lo vidi la prima volta avevo 13/14 anni su un canale locale ed era l'epoca in cui la Carrà era appena stata sostituita alla Rai dalla Bonaccorti...ecco...la Fox la Fox...certo che la Fox è "bada che fia!"(p.s.saluti a Juri)...solo un pazzo potrebbe obiettare...ma la grandezza di una persona è quella di riuscire a trovare "la bella fia"in Enrica Bonaccorti...e nel film suddetto Villaggio - che mi pare l'abbia pure scritto e mezzo diretto - artisticamente la trova...insomma...che voglio dire?...avevo 12/13anni...mi vedo nel film suddetto quella che il giorno fa la giornalista semiseria in una parte da STRATOSFERICA VACCA e in un paio di passaggi anche più che mezza ignuda...bè...mi ci son fatto certe seghe....(scusa Ludo)...
R.
Ciao R.
finalmente sei tornato!
Sì, non so perchè - forse anche per il film in oggetto - ma la Bonaccorti l'ho sempre associata all'idea di nave scuola, su cui mi sarebbe anche piaciuto ...
Vabbè, al Don Carlos non ci siamo mai incrociati, però.
Destino misero ;-)
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