Dieci anni fa non avevo mai sentito parlare nè di prodotti sottocosto venduti al supermercato nè di viaggi o di voli low cost.
Esistevano i supermercati "classici" (tipo coop, conad, esselunga etc...) e spuntavano fuori i primi discount, che in genere vendevano roba di qualità variabile (mediamente bassa ma c'erano anche delle eccezioni) a prezzi veramente bassi. Con 20.000 lire riempivi un carrello, tanto per dire. Poi magari un paio di cose le buttavi perchè facevano schifo.
Oggi invece pare che la "normalità" sia il low cost, il last minute etc...
Però a parte il fatto che ormai il costo (e la qualità) di una spesa ad un discount e ad un supermercato ordinario sono quasi uguali, e così per i viaggi (quanti dei viaggi venduti come last minute sono veramente dei last minute) e per i voli (dove il costo dei biglietto di Ryanair & C è effettivamente più basso, ma poi tutto è un extra e quindi molto di ciò che non spendi da una parte lo spendi dall'altra) ... mi chiedo : com'è possibile un regime di permanente sottocosto?
Cioè, vanno bene raffinate gestione delle scorte per cui è meglio vendere a meno piuttosto che far deperire il bene etc... etc... Ma oggi quasi tutto è venduto sottocosto! Se fosse vero tutti avrebbero già chiuso, sarò accusato di qualunquismo ma non credo serva un premio nobel di economia per capirlo.
Boh, forse non capisco bene come stanno veramente le cose. Ma la sensazione è che più che altro ci siano in giro dei pacchi venduti come super convenienti e che di vere offerte ce ne siano ben poche.
(Lamento della massaia errante per il LIDL, a seguito di spesa di pannolini e generi minori valutata all'importo di 55 euri).
martedì 20 maggio 2008
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3 commenti:
Il sottocosto nasce, in origine, come strategia per attirare acquirenti non tanto verso il prodotto in offerta, ma verso il resto della merce il cui prezzo non subisce variazioni, e il cui acquisto compensa ciò che si perde nel sottocosto.
Non tutto, infatti, è sottocosto. Forse abbiamo questa impressione perché ci arrivano pacchi di volantini con le offerte ma, persino al discount, trovi prodotti convenienti e non.
La mia spesa standard quest'anno è stata di 30 euri ogni 5/6 giorni in tre persone all'eurospin, ma standard davvero. Acquistiamo sempre gli stessi prodotti e qualche volta sforiamo, ma è abbastanza deprimente.
Erano meglio gli espropri proletari, come in un vecchio spettacolo di Dario Fo e Franca Rame rieditato quest'anno anche a Pistoia:
"Sottopaga non si paga!".
Baci,
P.
Da quello che so io se c'è scritto sottocosto deve essere davvero sottocosto altrimenti ti linciano.
La realtà è che molti sonopiri come me. Sabato scorso passo davanti alla Coop, ho bisogno solo della maionese e pensavo di andare al supermercatino vicino casa. Vedo, appunto davanti alla Coop, la scritta: "Oggi omaggio a tutti i clienti". Come si fa a non entrare, anche solo per la curiosità di sapere in cosa consiste il regalino. Morale della favola spesa pari ad € 21.00 quindi ho abboccato benissimo. Per il sotto costo identica cosa, o sei motivatissimo oppure nel carrello cadonopoi sempre altre cosette non programmate e sicuramente sopracosto.
MG
Beh, grazie ai vostri commenti qualcosa in più del sottocosto credo di averlo capito!
Resta comunque il fatto che in teoria rispetto a N anni fa tutto (o per lo meno molto) è in offerta speciale, o sottocosto o blablabla, mentre quando si paga la spesa vien da pensare che era meglio quando di cose in offerta o sottocosto o low cost etc... non se ne parlava neanche.
Ciao!
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