giovedì 1 aprile 2010

Amartya Sen in Italia

I diritti effettivi sono qualcosa di diverso da quelli nominali. Sen fa l’esempio del diritto di voto negli Stati Uniti: i cittadini statunitensi hanno un “ipotetico” diritto di voto, ma questo diritto è completamente “vuoto” se essi non dispongono prima dei “funzionamenti” e delle “capacità” necessari per esercitarlo. Questi possono essere molto ampi, come ad esempio la disponibilità di un’educazione adeguata, o l’opportunità reale di avere accesso ai programmi elettorali, o ancora la possibilità di essere curati se stanno male, o molto specifici, come ad esempio la possibilità di recarsi materialmente al seggio o di votare senza la pressione della violenza. È solo quando le barriere sono effettivamente rimosse che i cittadini possono dire di avere veramente possibilità di scelta e, di conseguenza, di avere un effettivo diritto.

(da http://saperi.forumpa.it/story/42287/coniugare-sviluppo-e-liberta-uscire-dalla-crisi-la-lezione-di-amartya-sen-serve-anche?utm_source=FORUMPANET&utm_medium=2010-03-30)

Per chi non lo sapesse Amartya Sen è premio Nobel dell'economia da sempre attento ad evidenziare la falsità di tante delle nozioni (benessere, democrazia etc...) di cui tanti si riempiono la bocca ma che poi hanno nell'effettivo ben misero riscontro.

Uno dei miei miti.

Il 20 maggio è a Roma per una conferenza e forse non sarebbe male andarci....

1 commento:

ermanno ha detto...

Piccolo il mondo, eh?

Scopro oggi che:

1) Domani Amartya Sen fa una conferenza a Pistoia in piazza del duomo e costa 3 euro

2) Lo stesso è cittadino onorario pistoiese dal 2000.