lunedì 8 febbraio 2010

NEL VALHALLA NON C'E' PIU' POSTO

Sono passati tanti anni da quando l'orda di tifosi del Marsiglia invase la nostra amata Nizza, per la finale della coppa nazionale.

Beh, mancava poco alla fine della partita e loro, in vantaggio per 2-0 e con la partita saldamente in pugno si erano assiepati intorno al terreno di gioco, pronti a gettartsi in campo al fischio finale.

Qualcosa di imprevisto però ad un certo punto successe. Uno si buttò in campo e poi, come le pecore, tutti andarono dietro. Invasione di campo prima del termine della gara, una festa per la loro vittoria e insieme una profanazione del nostro sacro tempio.

Ma avevano fatto i conti senza l'oste.

E per quella magia della sfida degli spartani contro i persiani, A. sceso in campo in un battibaleno con un'asta di una bandiera in mano, ne ricaccia un tot, ben prima dell'intervento delle forze dell'ordine.

Dicendo col suo gesto che qualcuno che aveva ancora il fegato di rischiarsi una lamata in pancia per difendere un mulino a vento c'era, eccome.

Sono passati, certo, tanti anni.

E chi allora era diventato il mio eroe, ora riempie i talk show e i giornali di pettegolezzi da due soldi parlando sulla violenza da persona ormai matura, un pò, passatemi il termine, come un ex playboy che ha messo la testa a posto.

E finisce così, giustamente, nella lettiera della nostra gattina, con la sua effige coperta da bisogni e sassolini maleodoranti, altro che nel paradiso dei guerrieri.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come ho detto a mio fratello usando un linguaggio "antico" siete fascisti travestiti da comunisti o, se preferiti, comunisti che non hanno il coraggio di diventare fascisti.
"Prendersi una lamata" è un caso della vita. Farla diventare una "ricerca" o ammantarla di mito è una cosa altamente stupida.
Che, da amico, spero tu non insegni a tuo figlio.
R "il morigeratore di ultras" (qualunque cosa voglia dire).

Anonimo ha detto...

Aggiungo.
Nè più nè meno che se io insegnassi a mio figlio (ipotetico) che è corretto bere fino a stordirsi e fumare marijuana ascoltando Jimi Hendrix.
Sono casi della vita che gli accadranno - se devono accadere - ma sui quali è giusto che un ADULTO prenda le distanze quantomeno non mitizzandoli o ispirandoli.
Sempre R.

ermanno ha detto...

Beh, direi di essere un pò fascista e un pò comunista, senza esser travestito da nessuno.

Sul discorso dell'educazione capisco quel che vuoi dire.

Però vedi il discorso del prendere le distanze è facile in teoria e difficile in pratica.

Perchè presuppone di aver individuato una sorta di punto di equilibrio. E di essere un esempio vivente di quell'equilibrio, cosa che pochissimi di noi possono vantarsi di essere (a quel che vedo quelli più illuminati sono quelli che si rendono conto di non aver raggiunto alcun equilibrio; i casi disperati invece pensano che quel punto esista, sia unico e ce l'abbiano solo loro, pur essendone evidentemente la negazione - penso ad esempio agli ultra cattolici, ai carriersti d'assalto etc...).

Così in conclusione : non dirò mai a mio figlio "vai e prenditi una lamata in uno scontro perchè è una cosa da eroi" (cosa che comunque,se ci pensi urliamo a squarciagola in svariate occasioni senza che nessuno si scandalizzi "...siam pronti alla morte l'Italia chiamò, SI!").

Perchè saper di essere causa di una cosa del genere sarebbe davvero ciò che decreterebbe il vero fallimento di me come persona.
Non ho mai partecipato neanche io a veri scontri del resto e se l'avessi fatto ne riporterei i segni (perchè come succede anche per altre cose, per quelle robe o ci si è trombati o è meglio rinunciarci).

Però cosa devo dirgli: chi combatte per un ideale senza guadagnarci un cazzo è un imbecille. Meglio le marcegaglia o i costantino ?

Non credo che esistano delle ricette. Credo che l'unica cosa giusta da fare coi propri figli sia non volerli forgiare secondo i propri desideri. E nascondergli il meno possibile chi si è realmente. O chi si pensa di essere.

E non penso sia un obiettivo da poco ....

Ermanno.

Anonimo ha detto...

"Non credo che esistano delle ricette. Credo che l'unica cosa giusta da fare coi propri figli sia non volerli forgiare secondo i propri desideri. E nascondergli il meno possibile chi si è realmente. O chi si pensa di essere.E non penso sia un obiettivo da poco ...."

Ingenièr mi commuovi...

Son con te.

R.

PS. Quando hanno scritto l'inno l'Italia era un Valore. Per cui morire. E per cui i padri erano orgogliosi di se stessi e dei propri figli. Ora sono orgogliosi di sè se i propri figli sono delle teste di cazzo. Anche in questo mi pà ha sempre avuto una coerenza feroce. Meglio spastico che stronzo. E sono con lui.