A prima vista non è cambiato molto. Girando per le strade della mia infanzia, tutto è più o meno come prima.
Qualche piccolo dettaglio di peggioramento, invero, come i palazzi dall'intonaco un pò scrosticciato e qualche erbaccia in alcuni marciapiedi.
Il parco della Pelagia Romoli, che era stato teatro di tante sfide calcistiche ignorate ed ignorabili da parte degli dei del pallone ma rimaste lì nella mia memoria come se fossero di pochi giorni fa è chiuso da inferriate. L'erba del nostro campino è stata asfaltata per fare spazio al parcheggio di qualcosa di ministeriale, parastatale o chissà cosa che si è preso il palazzo del vecchio asilo.
Sì, ecco, questa è la cosa che più mi colpisce : fuori (sono circa le 9,30 di sera quando faccio il mio giro) non c'è più nessuno. Niente bambini o ragazzetti soprattutto.Tutto sembra più cupo e chiuso, anche se non c'è stata nessuna vera rivoluzione.
Nel giradino davanti al palazzo di Alessio, hanno costruito una casa. Ricordo che difendemmo strenuamente quel "nostro" giardino quando vollero renderlo accessibile solo ai condomini, buttando giù svariate volte i pali della futura recinzione prima che il cemento si fissasse.
Comunque è una bella casa. Forse un pò troppo artificialmente naif, ma almeno non uno dei soliti palazzoni o un horrido centro commerciale.
Il Bar Cristallo, teatro di tanti pomeriggi o sere passati ai Space Invaders, Pacman, Arkanoid e chi più ne ha più ne metta, ora è chiuso. Da allora avrà cambiato gestione almeno 20 volte, senza mai tornare agli antichi splendori. Credo che sia solo in attesa del 21-esimo proprietario.
Mi sento un pò come Ermanno - e certo che mi sento come Emanno, sono Ermanno :-) - quando torna a Nizza per saldare i conti con Raimundo facendogli pagare il prezzo per la sua vita da infame. Solo che non ho un Raimundo da affogare ficcandogli in gola la colombiana che preferiva.
Ho solo da prendermela con tempo e forse ancor più con quest'aura di poesia che si vuol sempre dare al passato a dispetto dei problemi che forse erano più grossi allora che ora (per lo meno in proporzione ad un bambino di 10 anni).
Ermanno saluta per sempre Dietritch e forse ha l'occasione di cominciare una nuova vita con Lamia, staccandosi per sempre dal suo passato.
Certo che nei libri la fanno sempre così facile.
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1 commento:
No.
Non sempre sempre.
R.
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